«Non ho rancore né mi interessa averne».
Il capitano della Juve ha bocciato due ex compagni.
TORINO - Con il pallone che ancora non ha ripreso a rotolare, sono le parole – quelle degli o sugli sportivi – che la fanno da padrone. Dirette facebook, videochiamate, interviste improvvisate, gli Dei del calcio hanno comunque trovato il modo di mantenere viva l'attenzione degli appassionati.
L'ultima accelerazione in un mondo comunque sonnolento l'ha data Giorgio Chiellini il quale, nella sua autobiografia, non ha risparmiato critiche ad alcuni compagni. Mario Balotelli e Felipe Melo, nello specifico.
«In Confederations Cup, nel 2013, Mario non ci diede per nulla una mano. Era da prendere a schiaffi. È una persona negativa, senza alcun rispetto per il gruppo».
Anche peggiore, forse, la descrizione del brasiliano ex, tra le tante, di Fiorentina, Juventus e Inter: «Il peggio del peggio. Con lui si rischiava sempre la rissa. Lo dissi anche ai dirigenti: è una mela marcia. Verso loro due non ho rancore né mi interessa averne. Non sono il migliore amico di tutti, però Mario e Felipe sono stati gli unici due andati oltre un limite accettabile. Il problema non è giocare bene, male o fare serata, ma mancare di rispetto e non avere dentro niente. Una volta va bene, se è ricorrente no».