ll presidente del Lugano si è espresso anche sugli innesti di Facchinetti e Monzialo
LUGANO - Una vittoria e due pareggi: il campionato del Lugano è iniziato tutto sommato bene. Quello bianconero è un gruppo sempre più affiatato e cementato, un gruppo che ormai da 12 mesi ha come timoniere Maurizio Jacobacci.
Da ieri nel team sottocenerino si sono aggiunte due nuove pedine: il difensore Mickaël Facchinetti e l'attaccante esterno Kevin Monzialo, in arrivo rispettivamente da Sion e Juve. Il primo non rientrava nei piani del tecnico dei vallesani Fabio Grosso, mentre il secondo - proveniente dalla Juventus U23 - cercherà di ritagliarsi il suo spazio.
«Facchinetti era libero e visto che ci mancava un elemento in quel reparto ne abbiamo prontamente approfittato - le parole del presidente Angelo Renzetti - Per quanto riguarda Monzialo è un giocatore che conosco ben poco. Ce lo ha dato la Juventus nell'ambito dell'operazione che ha portato Christopher Lungoyi a Torino. È sicuramente un elemento acerbo, ma che potrà crescere da noi. Difficile dire se potrà ritagliarsi uno spazio, con le cinque sostituzioni però sarà un po' più facile per tutti guadagnare minuti di gioco».
Dal campo alla... pandemia. Una situazione, in continuo peggioramento, che sta tenendo sul chi vive anche le squadre di calcio: «Sono seriamente preoccupato. Noi continuiamo a giocare e a divertirci, ma attorno a noi c'è una situazione sicuramente difficile. Non so cosa accadrà. Non tutti si fidano a venire allo stadio: sui 2'400 posti che possiamo occupare a Cornaredo, contro il Sion avevamo solo 1'300 spettatori. Non è facile. È sicuramente il periodo più complicato da quando sono al timone di questa società, ma siamo tutti sulla stessa barca...».