Il Mister bianconero sul virus: «Non sono terrorizzato, ma cerco di fare attenzione»
LUGANO - 13 gare in casa senza la benché minima sconfitta davanti ai propri tifosi. Ci sarà anche la 14esima? Lo scopriremo domani, giorno in cui in Ticino si presenterà la capolista San Gallo. Nel Lugano dovrebbe tornare titolare Baumann tra i pali, mentre permane il dubbio su quale sarà l'attaccante che affiancherà Gerndt: Bottani o Odgaard?
«Il segreto del nostro ruolino di marcia in casa? Ci troviamo molto bene nel nostro stadio - è intervenuto Mister Jacobacci - Il fatto che da marzo ci abbiano spostato negli spogliatoi sotto la tribuna Monte Brè si è rivelato positivo. Abbiamo fatto un click. La preparazione dopo il lockdown e il ritorno alle gare ha visto una squadra ancora più compatta e uno dei fattori scatenanti è stato probabilmente il lungo corridoio coperto fuori dagli spogliatoi. I giocatori stavano molto più insieme prima e dopo gli allenamenti. Ho visto elementi che si intrattenevano anche 30′ o 40′ a parlare e scherzare. Era un gruppo già bene affiatato che si è ulteriormente consolidato. È anche per questo che si sono gettate le basi della striscia positiva. A Cornaredo ci troviamo bene ma mi auguro che i 2’400 posti che possono essere occupati domani lo siano davvero. Abbiamo bisogno dell’incoraggiamento dei nostri tifosi per farci vincere una partita difficile. Ma vorremmo fare i tre punti e sappiamo cosa questo significherebbe per la classifica».
È un Lugano che in questo primo scorcio di stagione sta vendendo carissima la pelle... «Per la mole di gioco, avremmo sicuramente meritato qualche punto in più. Se però guardiamo l'andamento di alcune partite, ecco che i pareggi possiamo ritenerli dei buoni risultati. La partita di domani sarà molto aperta, dovremo essere bravi a non concedere spazi soprattutto in profondità. Il nostro obiettivo è quello di recuperare tanti pallone e mettere loro pressione. Inoltre sarà importante sfruttare le occasioni che ci capiteranno, visto che non ne avremo tantissimi. Sarà determinante iniziare la gara in modo diverso rispetto a quanto fatto con il Vaduz».
L'allenatore sottocenerino ha confermato che Baumann è pronto a scendere in campo... «Sì, è già pronto da due settimane. Ho parlato ai due ragazzi e ho ribadito la gerarchia. Noam è il numero uno. Osigwe ha fatto molto bene in queste settimane ma resta il numero due. Sono giocatori intelligenti, hanno un bel rapporto tra di loro e capiscono il ruolo che hanno nel gruppo».
Due parole, infine, sul virus. Il tecnico bianconero prova a non pensarci... «L'ho sempre detto, non sono terrorizzato dal virus. Cerco di fare attenzione a tutto, ma cerco anche di vivere serenamente».