Andrea Rovelli colleziona magliette calcistiche: «Quella di Lubamba occupa un posto speciale nel mio cuore»
LUGANO - Tifosissimo di Lugano e Inter, appassionatissimo (per usare un eufemismo...) di magliette e anche scrittore. Lui è Andrea Rovelli, sempre a caccia di divise calcistiche, qualsiasi esse siano. Questo amore spasmodico non ha nessun confine, tanto che il ticinese non direbbe di no a una maglia della Juventus o del Bellinzona. Anzi, quella granata già ce l'ha!
«Sin da bambino avevo questa passione per le magliette, soprattutto per quella del Lugano. Ho giocato nelle giovanili bianconere ed è proprio in quegli anni che è partito tutto...».
Quante ne hai?
«Più di 100. Ho cominciato a comperarle, ma mai a prezzo pieno. Delle maglie mi fanno impazzire i colori... Quelle d'epoca inoltre mi fanno riaffiorare un sacco di ricordi d'infanzia».
Qual è quella a cui tieni maggiormente?
«Può sembrare strano ma ce n'è una che ho particolarmente nel cuore. Sono riuscito a recuperare quella rossa del Lugano con la V blu di Badile Lubamba, della stagione 2000-2001. A quei tempi il difensore era stato addirittura convocato dalla nazionale svizzera».
...e dell'Inter?
«Sono riuscito a farmi autografare la maglietta di Javier Zanetti, quando è venuto in Ticino in occasione di una serata benefica. Ho partecipato all'evento soltanto per farmela autografare. Dell'Inter ne ho ben 20...».
Magliette della Juve e del Bellinzona sono vietate a casa tua?
«No, anzi. Ma quella della Juve la prenderei soltanto se me la regalassero. Quella del Bellinzona, invece, già ce l'ho. Me l'hanno regalata i miei suoceri...».
Raccontaci quello scambio avvenuto a San Siro...
«Un po' di anni fa ero al Meazza con la maglia dell'Inter. Dietro di me c'era un tifoso con quella dell'Internacional di Porto Alegre, che si trovava in vacanza in Italia. Abbiamo iniziato a parlare, a un certo punto gli ho uno scambio di casacca ed ha accettato. Ho fatto un vero affare, lui aveva una XL mentre io una S. Quando è arrivato a casa non so se lui fosse poi così felice...».
Vai anche all'estero alla ricerca di maglie?
«Nel 2018 ho fatto una vacanza a Londra proprio con questo scopo. In quell'occasione avevo trovato quella di Chapuisat del Borussia Dortmund. Quando verrà a Lugano con lo Young Boys mi piacerebbe incontrarlo per fargliela autografare».
Ti manca poter vivere le emozioni allo stadio?
«Devo dire di sì. Prima della pandemia ero abbonato sia del Lugano che dell'Inter, giocavo a calcio e unihockey. A un certo punto, dunque, mi sono ritrovato senza hobby. Così ho iniziato a scrivere per passionemaglie.it, piattaforma che riunisce tanta gente come me appassionata di magliette. Scrivo per hobby. In tanti vogliono sapere del campionato svizzero. Ho già redatto un articolo sulla Super League, dopo il quale alcuni mi hanno chiesto che fine avessero fatto Grasshopper e Xamax. Così prossimamente scriverò anche di Challenge League».