Il Lugano domani accoglierà il Lucerna per i quarti della coppa nazionale: «Ce la giochiamo alla pari».
LUGANO - Con l'eliminazione dello Young Boys, la Coppa Svizzera è diventata una preda più semplice da catturare. Arrivate fino ai quarti di finale le otto squadre ancora in lizza hanno messo nel mirino il successo finale. Domani alle 17 il Lugano di Maurizio Jacobacci - contro il Lucerna - andrà a caccia del pass per le semifinali. In vista del duello contro la compagine dell'ex Fabio Celestini, in casa ticinese saranno assenti Baumann (out dieci giorni), Oss e Guerrero.
«La partita si annuncia complicata - ha analizzato l'allenatore sottocenerino - Ce la giochiamo alla pari, affrontiamo una squadra che sabato ha perso beffardamente con il Basilea e avrà tanta voglia di riscatto. Vorranno rifarsi in Coppa, che potrebbe dar loro una carica ulteriore per il prosieguo del campionato. Offensivamente il Lucerna ha il secondo miglior attacco. Attaccano sempre con 5-6 giocatori e hanno degli elementi molto validi. A parte Sorgic, che non so se sarà ancora infortunato, vi sono i vari Schürpf, Schaub, Ndiaye, Tasar e altri giovani... In difesa invece concedono qualcosa, dovremo essere bravi ad approfittarne...».
Vista l'importanza della competizione (la vittoria finale dà accesso all'Europa), il Mister punterà sulla formazione migliore... «Verrà schierata la miglior formazione possibile. Ci teniamo alla competizione. Sul piano del gioco abbiamo ancora qualche margine di miglioramento, mentre dal punto di vista fisico contro il Losanna abbiamo dato tutto. Coppa o secondo posto in campionato? Sceglierei tutti e due».
Il Lugano ottiene punti, ma non sempre riceve complimenti... «Ognuno ha il diritto di esprimersi. Non dimentichiamo che nelle ultime quattro partite abbiamo totalizzato dieci punti. In un'annata non si può mai rendere al massimo. A mio avviso la squadra sta giocando un buon calcio. Domani evidentemente conterà passare il turno, ma per farlo dovremo essere concreti, solidi e robusti».
È contento del modulo con due punte e Bottani alle loro spalle? «Sì. Giocare con due attaccanti può darci maggiori soluzioni in avanti e ulteriori possibilità di passaggio per Bottani e i centrocampisti che vengono dalle retrovie. Il baricentro della squadra può restare più alto anche se bisogna mantenere il giusto equilibrio tra i due reparti».