Il nazionale elvetico dell'Atalanta: «Toloi e Pessina? Qualche messaggio lo invierò...».
Antonio Manicone: «Eriksen? I problemi di cuore non sempre sono visibili...».
ROMA - Italia-Svizzera è sempre più vicina. Mercoledì nella capitale della vicina penisola andrà in scena il secondo turno del Gruppo A. Una sfida molto sentita, soprattutto nel nostro Cantone ma anche per Remo Freuler. «È una bella cosa, ho sempre sperato di poter incontrare la nazionale azzurra - le parole del centrocampista dell'Atalanta - Mercoledì arriverà questo bel momento e sarà una bellissima sensazione».
Nella nazionale italiana militano anche due tuoi compagni, hai ricevuto messaggi da Toloi e Pessina? «Non ancora, ma sicuramente in questi giorni qualche messaggio lo invierò. Sarà una strana sensazione, ma fa parte del calcio».
Punti deboli dell'Italia? No, meglio pensare a sé stessi... «Dobbiamo concentrarci sulla nostra partita. Sicuramente non dovremo attenderli, come ha fatto la Turchia. Penso che così facendo i turchi abbiano agevolato il compito agli azzurri. Dovremo fare la nostra partita, fatta di un buon palleggio e organizzazione. Se sarà decisiva? Non penso proprio. Da parte nostra non sentiamo pressione, abbiamo davanti a noi ancora due partite che dobbiamo vincere».
In merito a Eriksen, lo spavento è stato grandissimo. Ancora Freuler... «È stato un momento difficile. Quando abbiamo visto le immagini alla televisione, eravamo ancora a Baku. Eravamo preoccupati per lui, per sua moglie e per la sua famiglia. Un momento particolare per tutti noi, i nostri pensieri erano tutti quanti rivolti a lui. Speriamo che si rimetta presto».
Tornando alla partita di dopodomani, anche Zakaria è convinto che l'impresa sia possibile... «Abbiamo la posisbilità di fare un buon match. Ci piacerebbe ottenere i tre punti, ma loro sono una grande squadra. Da parte nostra non avvertiamo pressione, starà a noi mostrare il nostro valore».
La palla è infine passata ad Antonio Manicone, braccio destro di Vlado Petkovic: «Stiamo bene, tutti i nostri pensieri sono rivolti alla sfida contro l’Italia. Siamo convinti di aver fatto una buona gara con il Galles. Siamo soddisfatti della prestazione, sicuramente meno del risultato».
Quella contro l'Italia sarà la partita - almeno sulla carta - più dura... «Sicuramente sarà una partita diversa. L' importante sarà recuperare tutte le energie, concentrandoci soprattutto su noi stessi. Eravamo a conoscenza dell’insidia di queste trasferte, ma pensiamo a fare un passo alla volta, la strada è ancora lunga».
Anche con Manicone impossibile non soffermarsi su quanto accaduto ad Eriksen: «Stavamo partendo da Baku e ci è arrivata questa notizia drammatica. Siamo contentissimi che tutto si stia risolvendo nel migliore dei modi, ma la scena vista è stata toccante. Un bravissimo a tutti quelli che si sono prodigati subito per la sua salute. Purtroppo i problemi di cuore toccano tutti, non è un problema dei giocatori. Negli anni passati ho parlato con molti cardiologi. Tu puoi fare dei controlli, ma nonostante tutto non sempre tutto è visibile. Ripeto: abbiamo preso atto della drammaticità del fatto e in quel momento capisci la relatività di tutte le cose di fronte a questo».