Niente stretta di mano, uno degli azionisti è in ferie
L’ufficialità ritarda, così come la costruzione della nuova squadra.
BELLINZONA - La situazione a Bellinzona è definita ma ancora non si può parlare di ufficialità. Perché? Perché le firme degli azionisti non ci sono. Non tutte almeno.
Breve riassunto delle puntate precedenti.
Chiusa tra i malumori una stagione complicata e scaduta la clausola che vietava a Pablo Bentancur di intromettersi nelle questioni tecniche, la proprietà granata, rappresentata nell’ACB 1904 SA, si è metaforicamente seduta attorno a un tavolo per programmare il futuro. Un accordo - come prevedibile - non è stato trovato e così la Supergoal SA ha rotto gli indugi e provato a “salire” dal 41% già in suo possesso alla totalità del capitale azionario. Paolo Righetti (21%), Flavio Facchin (21%) e Paolo Gaggi (16%) hanno accettato di cedere le loro azioni. Lalo Delcò ha invece preferito conservare il suo 1%.
Il passaggio di proprietà non si è tuttavia ancora ufficialmente completato perché uno dei venditori questa settimana è... in vacanza. La sua assenza ha quindi fatto slittare la chiusura dell’affare. Ma non solo, farà slittare pure le prime operazioni riguardanti la nuova squadra, che giocoforza comincerà a essere definita solo quando ogni documento riguardante la SA sarà firmato. Cosa sappiamo dei granata che verranno? Che non "beneficeranno" dei giocatori che non troveranno spazio a Lugano (destinati al Chiasso), per esempio. E che prima ancora di pensare a una dirigenza - non c'è fretta di nominare il nuovo presidente - la Supergoal SA si occuperà del lato sportivo. Altre certezze? Si dovrà attendere.