Il Mister bianconero: «Ho voluto aiutare i ragazzi a giocarsela alla pari con i più forti».
Maric: «È stato emozionante uscire dal campo sotto gli applausi».
LUGANO - Senza nessun timore il Lugano ha fermato il Basilea sull'1-1, risultato di prestigio. «Abbiamo raggiunto questa impresa tutti insieme - le parole di Mattia Croci-Torti - Sono contento per loro. Da parte mia penso di essere riuscito a stare tranquillo durante la partita, una partita gestita con logica e molta intelligenza. Abbiamo perso Bottani, incassato un gol evitabile, ma non ci siamo mai scoraggiati continuando a giocare senza ansia. Devo ringraziare i giocatori».
I giocatori hanno seguito alla lettera le indicazioni di Croci-Torti e Ortelli: «Hanno dato l’anima in campo, nessuno ha mollato fino alla fine. Il Basilea ha un attacco devastante: nonostante ciò abbiamo concesso loro pochissimo. Nel secondo tempo abbiamo assestato il nostro gioco e loro hanno fatto fatica. Da parte nostra volevamo vincere la partita e, dopo il gol subito, non è stato facile ritrovare la mentalità vincente. Quella del gruppo è tuttavia uscita».
Come hai vissuto la partita da allenatore del Lugano? «Quello che ho cercato di fare oggi è aiutare i ragazzi e giocarsela alla pari con i più forti. Nella teoria ho detto che sarebbe stata una partita difficile. Non dimentichiamo che le ultime tre partite qui a Cornaredo il Basilea le aveva sempre perse. Malgrado ciò non ci hanno sottovalutato. Grazie a chi mi ha dato questa possibilità. Io rimango a disposizione della società».
Dal canto suo Mijat Maric ha commentato così la sfida di oggi: «Volevamo la vittoria, ma le circostanze odierne non erano certo tra le migliori. Non dimentichiamo però che loro sono il Basilea. Abbiamo giocato alla pari contro una squadra forte. Mi ha fatto piacere che il Mister mi ha schierato dal primo minuto, mettendomi un po' di pressione... (ride, ndr). Ho 37 anni, sono rimasto calmo, ho aspettato il mio turno, che è arrivato. Sono entrato in una partita difficilissima, è stato bello, abbiamo concesso poco o nulla a loro. Potevano giocare ancora alcuni giorni, non ci avrebbero più segnato. È stato emozionante uscire dallo stadio sotto gli applausi, sono contento come il pubblico qui a Lugano mi voglia bene. Il nuovo allenatore? Bisogna puntare sulla squadra. C'è un ottimo ambiente. Abbiamo tanta volontà, lo abbiamo fatto vedere negli ultimi anni. Anche la dirigenza è rimasta sorpresa di noi. Continuiamo a essere noi i padroni di noi stessi».