L'ex selezionatore rossocrociato è arrabbiato con i vertici della Federazione elvetica.
«Troppo spesso la nazionale non era al centro dell'attenzione e si parlava sempre solo di una persona».
BORDEAUX - A poche settimane dal suo addio alla nostra nazionale, Vladimir Petkovic ha esternato tutta la sua rabbia in un'intervista concessa a "CH Media". Tanti gli aspetti che ancora oggi, nonostante abbia voltato pagina, il 58ene non ha digerito...
All'attuale tecnico del Bordeaux non sono piaciuti alcuni comportamenti tenuti dai vertici dell'ASF, in particolare appena dopo la netta sconfitta di Roma contro l'Italia nel secondo impegno di Euro 2020: «So che c'erano state delle riunioni per discutere del futuro della nazionale. Ma quello, nel pieno di un Europeo, non era certo il momento ideale per tali discussioni. Era la seconda partita del torneo, tutto era ancora possibile. Non l'ho capita...».
L'ex allenatore di Lugano e Bellinzona ha voluto dire ciò che pensa, senza freni... «Per sette anni si è discusso quasi ed esclusivamente dell'eventualità di cambiare selezionatore. Ero sempre al centro delle polemiche. Spesso - troppo spesso - la nazionale non era al centro dell'attenzione e si parlava solo di una persona, ovvero del sottoscritto. Ma provo gioia per quello che abbiamo fatto e per aver saputo resistere a queste tempeste, i nostri risultati rimarranno nella storia...».