Balotelli si racconta: «Se fossi rimasto al City, avrei vinto sicuramente almeno un Pallone d'Oro».
Stanno facendo discutere le dichiarazioni di SuperMario: «Ho perso alcune occasioni. Con la mentalità che ho oggi, sarebbe stato diverso».
MANCHESTER - Mario Balotelli, cui l'umiltà non è mai stata la dote più spiccata, torna a far parlare di sé per delle dichiarazioni rilasciate in un'intervista a "The Athletic". L'attaccante italiano, parlando della sua carriera, si è soffermato anche sui rimpianti legati alle chance non sfruttate.
«Ho perso alcune occasioni per arrivare ai livelli di Cristiano Ronaldo e Messi, ma sono tuttora convinto che la base tecnica sia la stessa - ha spiegato SuperMario, attualmente in forza ai turchi dell’Adana Demirspor - La mia testa mi ha portato a fare tanti errori. Sapete? Succede. Ad oggi non posso dire di essere bravo come Ronaldo, perché Ronaldo ha vinto quanti palloni d'oro? Cinque? Nessuno può paragonarsi a Messi e CR7. Ma se parliamo solo di qualità, di qualità calcistica, allora non ho nulla da invidiare a loro, ad essere onesti».
Un grande rimpianto di Balotelli? Aver lasciato il Manchester City. «Avevano appena iniziato la loro ascesa. Avrei dovuto fare come Aguero e restare lì a lungo. Sarei stato tra i protagonisti e, sono sicuro, sarei arrivato a vincere almeno un Pallone d'Oro. Con la mentalità che ho oggi, ce l'avrei fatta».
Poi un commento sulla Champions vinta nel 2010 con l’Inter di Mourinho. «È la cosa più bella che si possa vincere con un club, ma il campionato inglese vinto al City, dopo tanti anni di attesa e per giunta all'ultimo secondo dell'ultima giornata, è stato qualcosa di pazzesco».