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FCL«Il Lugano è un impegno a lungo termine, vogliamo farlo crescere e aumentarne anche il valore»

25.05.22 - 15:02
Joe Mansueto incontra i media al LAC: «Sono molto entusiasta della direzione e della leadership locale».
Ti-press (Alessandro Crinari)
«Il Lugano è un impegno a lungo termine, vogliamo farlo crescere e aumentarne anche il valore»
Joe Mansueto incontra i media al LAC: «Sono molto entusiasta della direzione e della leadership locale».
«Investimenti? Quello che vogliamo è prendere decisioni razionali. Non triplicare il budget da un giorno all’altro, ma procedere in maniera solida e graduale».
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LUGANO - In casa bianconera è il grande giorno di Joe Mansueto, proprietario unico della FC Lugano SA dal 13 agosto 2021 che, per la prima volta, ha incontrato personalmente i media. In una conferenza stampa al LAC, il patron ha iniziato ringraziando il club, la Città e i tifosi per il recente trionfo in Coppa Svizzera.

«Non potrei essere più orgoglioso e lieto di essere qui in questo momento, a poco più di una settimana dalla conquista della Coppa Svizzera - esordisce il 65enne - Sono felice per la popolazione, gli appassionati e i tifosi bianconeri. Vincere un trofeo dopo pochi mesi di presidenza è come un sogno, ha superato le mie aspettative e non fa altro che alimentare la nostra voglia di investire».

Per Lugano, grazie alla storica votazione sul PSE, è stato un anno da incorniciare anche fuori dal campo. «Ringrazio anche la Città per la votazione. Si tratta di un progetto ambizioso e allo stesso tempo fondamentale, per cui so che si è lavorato tantissimo. Voglio sottolineare il fatto che per me l’FCL è un impegno a lungo termine. Non un anno o due, ma sul lungo periodo vogliamo costruire la miglior squadra possibile. Sia in campo che fuori, come staff e organizzazione. Vogliamo lavorare al meglio e investire nella squadra, collaborando sempre anche con la Città. Sono molto entusiasta della direzione e della leadership locale, spero che nei prossimi anni conquisteremo altri trofei».

Con l’arrivo di Mansueto, in tanti hanno pensato che il Lugano diventasse subito una potenza a livello di budget (in stile Basilea ed YB). «Quello che vogliamo è prendere decisioni razionali - spiega - Vogliamo spendere per gradi e in maniera oculata. Spesso nel calcio si sono viste scelte sbagliate e soldi gettati alle ortiche. Credo che la risposta vincente sia investire in maniera graduale. Non triplicare il budget da un giorno all’altro. Sappiamo quanto investono le big e un giorno speriamo di avvicinarci, progredendo però in maniera solida e un passo alla volta».

Arrivando da una realtà come quella degli States, al patron cosa interessa nel mondo del calcio? I trofei o una gestione più “finalizzata” al profitto? «Da bambino non ho mai giocato a calcio, ho sempre fatto sport più legati alla tradizione statunitense. Però ho tre figli che ci giocavano e ho fatto loro anche da allenatore. Da lì mi sono appassionato e ho iniziato a seguire il calcio europeo con un occhio più professionale. Cinque anni fa, quando ho raggiunto i 60 anni, ho deciso di dedicarmi anche a questa mia passione e pian piano sono entrato in questo mondo. Sono dell’idea che contino i trofei, ma bisogna fare anche qualcosa di razionale a livello di spese. L’obiettivo è quello di investire nel club per farlo crescere e aumentarne anche il valore. Spero di non perdere troppi soldi… (ride, ndr). Magari alla fine guadagnare anche qualcosa. Insomma sono qui per investire, sperando che l’investimento sia anche redditizio. Conquistando il cuore e la mente dei tifosi, alla fine avremo anche un ritorno a livello di marketing».

Mansueto, come noto, è anche proprietario dei Chicago Fire in MLS. Il discorso si è allora spostato sulla gestione delle due società. «I due club sono partner e sono esattamente sullo stesso livello, non c’è una gerarchia tra i due. Perseguiamo gli interessi di entrambi. È una collaborazione che porta e potrà portare grandi vantaggi anche a livello di scouting. O scambi tra i due club. L’obiettivo è imparare gli uni dagli altri e progredire insieme. Stile, mentalità aspetti tecnici: sono tutti fattori che si possono migliorare. Ora a Lugano è già arrivato un trofeo, mentre a Chicago, nel mio triennio, non ancora. Spero che la Coppa sia un antipasto e presto ce ne siano altri. Ho visto i festeggiamenti e mi hanno trasmesso felicità. Speriamo di continuare su questa linea. Un'amichevole tra Lugano e Chicago Fire? Sì, è qualcosa a cui ho già pensato e so che per le Academy è già in previsione. Sarà il primo passo e accadrà».

Nei piani dell’imprenditore c’è anche la possibilità di acquistare un terzo club in Europa? «Qui ci proiettiamo ancora su un discorso a lungo termine. Al momento posso dire che non c’è nulla di imminente o concreto, ma si valuta e in futuro potrebbe essere un’idea».

E investimenti in Ticino fuori dal calcio? «Stiamo valutando la possibilità di investire nelle infrastrutture del training, dell’allenamento. Palestre e campi d’allenamento, è possibile che interverremo. Sto guardando il CEO Martin Blaser e vediamo cosa si potrebbe proporre, ma vogliamo restare concentrati sul calcio e lo sport. Non credo di investire in hotel o altro, per intenderci».

Mansueto ha poi elogiato allenatore e squadra, protagonisti di un ottimo campionato e del trionfo del Wankdorf. «Ho parlato sia con i giocatori sia con il tecnico. Sono rimasto molto colpito dalle capacità tecniche di Bottani - cui ho fatto anche gli auguri e complimenti per la convocazione in Nazionale -, ma mi sono piaciuti tanti altri giocatori come Celar, Sabbatini, Ziegler, Amoura, Lovric, Lavanchy, eccetera. Ho visto giocatori veramente talentuosi che sembra non si stanchino mai… Su Croci-Torti non c’è tanto da dire. Ha grande personalità e ti colpisce per la sua energia. È cordiale e ha una grande passione. All’inizio abbiamo preso un rischio puntando su un allenatore giovane come lui, ma è veramente un grande leader e sono rimasto molto colpito. Un allenatore alla prima panchina che vince la Coppa… non credo che gli possa chiedere di più. È una persona fenomenale».

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COMMENTI
 

sergejville 2 anni fa su tio
Domanda per tutti i ticinesi improvvisati pro-Putin o sicuramente anti-americani (dal divano di casa), i soldi del neo patron miliardario statunitense vanno bene o no?

F/A-19 2 anni fa su tio
Risposta a sergejville
Santa ipocrisia.....! Bella questa👍🏻
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