«Raramente ho trovato tanto calore come al Comunale. E per un sudamericano questo conta, fa la differenza»
«Il Bellinzona in Challenge League? Sarà competitivo».
BELLINZONA - “Conterà solo vincere perché l’obiettivo non è ancora raggiunto”. Accostata al Bellinzona, che ha già ottenuto (e festeggiato) la promozione in Challenge League, questa affermazione sembra un po’ stonare. Eppure è così: domani pomeriggio i granata si muoveranno sul campo dello Stade Nyonnais… con il coltello tra i denti. Il gruppo guidato da Marco Schällibaum considera infatti il lavoro svolto finora solo incompleto: manca un ultimo tassello, manca vincere il campionato sul campo.
«Il Breitenrain è lontano solo un punto - ha sottolineato Sergio Cortelezzi - stiamo ancora impegnandoci al massimo per provare, in extremis, a piazzare il sorpasso».
Che non cambierebbe nulla…
«A livello pratico è così: in fondo la promozione l’abbiamo già ottenuta. Ma noi vogliamo vincere. Vogliamo arrivare primi. Vogliamo dimostrare di essere i più bravi. Siamo già certi di essere la squadra migliore; vogliamo che anche la classifica riconosca il nostro valore. È una questione di orgoglio, di onore».
Vincere potrebbe non bastare, se i bernesi faranno lo stesso contro la U21 dello Zurigo...
«Lo sappiamo e a questo punto non possiamo farci nulla. C’è rammarico perché, pur giocando bene, soprattutto nella prima parte di campionato abbiamo gettato via tanti punti. Poi ci sono stati i due ultimi scontri diretti, nei quali abbiamo fatto “riprendere” un avversario che era in difficoltà. Adesso è però inutile guardare a quello che è successo: possiamo solo tentare, dando tutto per un ultimo match, di prendere quello che consideriamo nostro».
Prima di pensare al futuro?
«Esatto. Diamo il massimo ora e poi dalla prossima settimana programmeremo la nuova stagione».
Con Cortelezzi ancora in granata…
«Questo non lo so, può essere ma non è sicuro. Quel che posso dire è che a Bellinzona ho scoperto una società seria e una piazza incredibilmente appassionata. Ho già vinto dei campionati - e per questo mi piacerebbe poter dire di averlo fatto anche questa volta - ma raramente ho trovato tanto calore come al Comunale. E per un sudamericano questo conta, fa la differenza».
Il tuo futuro è incerto, quello del Bellinzona invece?
«Ho giocato tanto in Challenge e conosco bene la categoria. Ho, poi, mantenuto contatti stretti con i miei compagni dell’Yverdon, che quest’anno si sono misurati per la prima volta con la serie. Per come la vedo io, questo Bellinzona ha già delle buone basi per ben figurare. Poi conosco Bentancur da anni e so quanto impegno mette in quel che fa. Non dico che i granata correranno sicuramente per vincere il campionato, ma di sicuro saranno competitivi».