Dalla prossima stagione verrà inserita nel corpo arbitri del massimo campionato italiano: «Non chiamatemi arbitra»
Gianluca Rocchi: «Meritata».
LIVORNO - Lei è Maria Sole Ferrieri Caputi e dalla prossima stagione potremo ammirarla sui campi di Serie A, dove sarà chiamata a far "rigar dritto" i vari Zaniolo, Barella, Ibrahimovic (sempre che continui a giocare), José Mourinho, ecc. Sì perché la 32enne di Livorno sarà il primo arbitro donna a fischiare incontri del massimo campionato italiano: l'ufficialità della promozione arriverà il prossimo 1. luglio.
La ragazza toscana mostra la sua bravura e la sua determinazione molto presto, arrivando ad arbitrare in D già a 25 anni e in C a 30. A 31 anni, nel dicembre scorso, dopo aver assaggiato il campionato cadetto, è diventata la prima donna a dirigere un match di Coppa Italia con una squadra di Serie A in campo, il Cagliari (contro il Cittadella).
Tuttavia, prima di vederla in azione a San Siro, all'Olimpico o all'Allianz Stadium ci ha tenuto immediatamente a mettere in chiaro un aspetto. «Non chiamatemi arbitra, ma arbitro - aveva "ammonito" in una recente intervistai - Novanta volte su centro quando dicono arbitra è per sottolineare che sono una donna. Quindi preferisco arbitro. Credo che quando non ci sarà più l’esigenza di sottolinearlo, allora vorrà dire che ci sarà davvero parità».
Dal canto suo il designatore arbitri di Serie A e B Gianluca Rocchi ha spinto la ragazza fra i grandi fischietti della vicina Penisola con queste parole: «Posso garantire che se arriverà ad arbitrare in Serie A una donna è perché lo merita. È preparata sia dal punto di vista fisico che da quello tecnico: chi arriva nel massimo campionato è perché ha meritato la promozione sul terreno di gioco».