Richard Nuñez e Matias Vitkieviez applaudono l'ACB: «Chacón vale già adesso la Super League, e in futuro…»
«Minnesota scelta sbagliata. A Bellinzona, tra i sudamericani, Chacón può esplodere».
BELLINZONA - Accanto alle certezze rappresentate da Matteo Tosetti, Gaetano Berardi e Rodrigo Pollero, giusto per fare il nome di qualche nuovo arrivato, a Bellinzona c’è l’enigma Thomas Chacón.
Al Comunale stanno portando avanti un mercato importante, un mercato pensato per puntellare la squadra con elementi solidi e caparbi in grado di reggere l’urto con la sempre spigolosa Challenge League. Si sono però anche assicurati l’uruguaiano, che è giovane, non ha mai assaggiato il calcio svizzero né quello europeo e non è “fisicato”... Il suo ingaggio non si può forse definire azzardato; di scommessa non è in ogni caso certo sbagliato parlare. Una scommessa che ha già perso il Minnesota United, che sul trequartista ha puntato forte nell’estate 2019 salvo pentirsene e chiudere il matrimonio lo scorso gennaio. I tifosi granata sperano ovviamente che in Ticino il finale sia diverso...
«Criticare Thomas è da pazzi - ci ha spiegato Matias Vitkieviez, uruguaiano di nascita ma arrivato a vestire anche la maglia della Nazionale rossocrociata - Non è un giocatore normale, è davvero un piccolo campione. Ha bisogno di fiducia e di tempo, certo; per come la vedo io, con la Challenge League c’entra comunque poco. Anche in Super League, nel contesto giusto, sarebbe da considerare un fuoriclasse, un calciatore in grado di fare la differenza in ogni partita».
Come caricare di responsabilità un giocatore…
«Es la verdad, para mi Thomas será un crack. Ha fatto un affare a trovare un ingaggio di due anni a Bellinzona, in una società dove militano tanti ragazzi sudamericani, dove non avrà problemi ad ambientarsi e dove potrà crescere con calma. Ma l’affare lo ha fatto anche e soprattutto il club: elementi così non ce ne sono molti in giro. Completata la sua maturazione, Chacón potrà giocare tranquillamente in una delle maggiori leghe europee».
In MLS non ha lasciato il segno.
«Andare negli Stati Uniti, a quell'età e in un campionato con quel tipo di gioco, per me è stato un errore. La Svizzera, il Ticino, è sicuramente meglio».
«Il fatto di non conoscere la lingua e quello di muoversi in una squadra che non “faceva” il calcio giusto per lui hanno certamente frenato Thomas a Minneapolis - ci ha invece raccontato Richard Nuñez, bomber indimenticato con la maglietta del Grasshopper - Lì non si è mai trovato davvero a suo agio e, per questo, non è mai riuscito a far valere e vedere le sue doti. A Bellinzona sarà diverso, ne sono sicuro».
Il popolo granata può, quindi, davvero attendersi grandi cose?
«Serve tempo, ovviamente, ma le qualità del ragazzo sono evidenti. Non ha un fisico importante, è giusto, ma ha una tecnica e una rapidità fuori dal comune e con quelle a Bellinzona può tranquillamente fare la differenza. Il calcio non è mai scontato; se Chacón riuscirà a lavorare serenamente e, di conseguenza, potrà raggiungere i livelli che noi gli abbiamo visto toccare, allora si rivelerà un vero colpo di mercato. Ha tutto per diventare il giocatore più forte della categoria».