Il portoghese vuole lasciare lo United subito dopo il Mondiale
Rimasto controvoglia in estate, CR7 ha chiesto al suo agente di lavorare per la sua uscita dallo United.
MANCHESTER - Non si amano, non si capiscono, non si sopportano. In casa-United sono bastate poche, pochissime, settimane perché da freddino il rapporto tra Erik Ten Hag e Cristiano Ronaldo diventasse gelido.
Il motivo è presto detto: l’attaccante vorrebbe giocare sempre - o comunque il più possibile - per inseguire nuovi record e per tenersi in forma in vista dell'ormai imminente Mondiale, il mister pensa invece esclusivamente all’equilibrio della squadra. E quindi il campionissimo lo lascia in panchina.
Che la convivenza tra i due non sarebbe stata facile già lo si era sospettato in estate; l’autunno ha solamente certificato la distanza. Uno strappo che, con la squadra che non sta certo brillando, nessuno ha intenzione di “ricucire” e che ha spinto il portoghese a fare pressione sul club e sul suo agente per trovare una soluzione. Preso atto della disponibilità della società di ascoltare eventuali offerte, il clan di CR7 si è messo subito al lavoro per arrivare in fondo a quella che ora sembra l’unica strada percorribile: una separazione subito dopo il Mondiale. Un addio nel mercato di gennaio. Cristiano vorrebbe rimanere in Europa, accasandosi in una realtà prestigiosa, ma non disdegna più (come avvenuto in passato) avventure lucrose ma meno competitive.
Al momento le opzioni continentali toccano due club in particolare: lo Sporting Lisbona e il Chelsea. Per entrambi, la conditio sine qua non per aprire una trattativa è la qualificazione - non improbabile - agli ottavi di finale di Champions League, manifestazione alla quale Cristiano potrebbe partecipare visto che non lo ha fatto con la maglia dei Red Devils. Lisbona, dove ha mosso i primi passi da professionista, per il campionissimo sarebbe semplicemente "casa". Tornerebbe da re. In blues arriverebbe invece per volere del nuovo proprietario Todd Boehly, che già l’aveva cercato in estate salvo poi fermarsi su indicazione dell’ora cacciato Thomas Tuchel.
E se le piste si raffreddassero? Le opzioni più “forti” diverrebbero l’Arabia Saudita e il Qatar. Accettando una di queste destinazioni, il 37enne uscirebbe dal giro del grande calcio, è vero; vedrebbe però il suo già mostruoso conto in banca ingrassare a livelli stratosferici.