Dal “Willkommen in Challenge League” al baratro, c’è rabbia al Comunale
Zone grigie e chiacchiere, l’ACB potrebbe arrivare al TAS.
BELLINZONA - Il giorno della tempesta, quello della licenza non concessa, è ormai abbastanza lontano; intorno al Bellinzona le onde sono tuttavia rimaste alte. E lo saranno fino al 26 maggio, quando la Commissione delle licenze prenderà una decisione definitiva in merito alla sua partecipazione al prossimo campionato di Challenge League.
Ma cosa accadrà fino ad allora e quali sono gli scenari possibili? Per prima cosa quelli dell’ACB sono saliti su una scialuppa di salvataggio: ieri hanno presentato ricorso contro la bocciatura. Ora, poi, proveranno a remare fino alla terra ferma, verso la salvezza. Come? In concreto, come già ammesso da Gabriele Gilardi, al Comunale si sono affidati a specialisti di diritto sportivo per provare a smontare la tesi accusatoria. Per provare a dimostrare di non aver infranto delle regole che comunque si prestano a essere interpretate o, in alternativa, per tentare di dimostrare che Pablo Bentancur non è effettivamente il padrone. Perché questo, la proprietà, ha di fatto contestato la Commissione delle licenze, secondo la quale nella società ticinese non comanda Gabriele Gilardi, che da registro di commercio è l’amministratore unico, quanto piuttosto il procuratore sudamericano. Che in quanto agente, secondo il regolamento della FIFA e anche dell’ASF (articolo 134), con il suo lavoro e il movimento dei suoi giocatori non può “influenzare l’indipendenza o la politica del club o le prestazioni delle sue squadre”. Figurarsi detenere in parte o tutto il capitale azionario.
Il nodo della questione è tutto qui, anche perché le questioni sollevate per i problemi finanziari non sembrano avere basi solide. I conti del Bellinzona sono infatti a posto. Il club non ha un giro d’affari tale da autofinanziarsi ma è assolutamente in regola con il pagamento di stipendi e oneri sociali. «Versati mensilmente senza che mai ci fosse un richiamo - ha sottolineato proprio Gilardi - e in tutte quelle occasioni mai ci sono state chieste delucidazioni in merito ad altre questioni riguardanti la società. Il rifiuto del nostro dossier è arrivato come un fulmine a ciel sereno. Senza alcun preavviso, senza alcuna diffida».
Situazione diversa rispetto all’anno passato, quando l’incarto in prima istanza fu rigettato quasi senza essere preso in considerazione perché altamente incompleto. Poi, vissute settimane frenetiche, nella Capitale riuscirono a sistemare tutto per sentirsi dire “Willkommen in Challenge League” dalla seconda Commissione. Già perché c’è anche questo aspetto di cui tenere conto. Gli esperti che esamineranno il ricorso e la nuova documentazione saranno diversi rispetto a quelli che hanno già posto il loro veto.
Starà a loro valutare se, come ritengono al Comunale, tutto è stato fatto alla luce del sole. Tutto è spiegabile. Tutto è regolare. Una certezza è che quanto accaduto dodici mesi fa non farà “stato”. Aver ottenuto la luce verde nel 2022 non assicura infatti in automatico, presentando le stesse carte, di riceverla anche alla fine di questo mese. L’ACB dovrà provare che Bentancur non “gestisce” il club (e che comunque non ne influenza i movimenti) o, in alternativa, che non esercita ufficialmente la professione del procuratore sportivo. Dovrà inoltre provare che le sue interviste “incriminate”, quelle nelle quali, di granata vestito, raccontava di formazioni e destino di allenatori - quelle che hanno fatto suonare i campanelli d’allarme nella testa dei primi esaminatori - non hanno alcun valore giuridico. “Valgono gli atti, non le chiacchiere”, si potrebbe riassumere. Situazione complicata? Complicata. Anche se Gilardi, battagliero, riguardo alla presunta infrazione ha risposto con un sicuro «Ci sono diverse motivazioni per cui la norma non è applicabile al Bellinzona».
Per sapere dove sta la ragione non resta che attendere il 26 maggio. O forse qualche settimana (o mese in più). Perché se è vero che, pur dando (ovviamente) la precedenza al regolamento, i dirigenti del nostro pallone hanno tutto l’interesse affinché una società economicamente sana possa continuare a competere nei campionati, è altrettanto vero che nella Capitale proprio non ci stanno a mollare la presa. «In caso di nuova bocciatura ci rivolgeremo al TAS, è sicuro», ha chiuso Gilardi.
Sarebbe un problema per molti. Per l’immagine del nostro calcio in primis, e anche per la regolarità dei futuri campionati: se il Tribunale Arbitrale dello Sport dovesse dare ragione al Bellinzona e obbligare a un suo reintegro nella nuova Challenge League - magari già cominciata - chi si assumerebbe la responsabilità di quella che sarebbe una disfatta gestionale? Meglio, molto meglio, riuscire in qualche modo a lavare i panni sporchi in casa.
PL | Punti | W | D | L | GF | GA | GD | FORM | |||
1 | Etoile-carouge Fc | 13 | 26 | 8 | 2 | 3 | 25 | 18 | 7 | LWWDW | |
2 | Thun | 13 | 25 | 7 | 4 | 2 | 25 | 12 | 13 | WDLWW | |
3 | Xamax | 13 | 22 | 7 | 1 | 5 | 23 | 25 | -2 | LWLWL | |
4 | Aarau | 13 | 18 | 5 | 3 | 5 | 20 | 18 | 2 | WDWWL | |
5 | Wil | 13 | 17 | 4 | 5 | 4 | 21 | 17 | 4 | WDLDW | |
6 | Vaduz | 13 | 17 | 4 | 5 | 4 | 16 | 19 | -3 | WDWDD | |
7 | AC Bellinzona | 13 | 16 | 4 | 4 | 5 | 15 | 19 | -4 | LDDLL | |
8 | Sciaffusa | 13 | 14 | 4 | 2 | 7 | 17 | 22 | -5 | LLLLW | |
9 | FC Stade Ls Ouchy | 13 | 13 | 2 | 7 | 4 | 20 | 18 | 2 | WDDDD | |
10 | FC Stade Nyonnais | 13 | 10 | 3 | 1 | 9 | 17 | 31 | -14 | LLWLL |