Abbonato a Cornaredo e San Siro, sabato sera Andrea Rovelli guarderà la finale di Champions League dal vivo. «Sono stato uno dei fortunati»
«Contro il Manchester City perdo sempre anche alla PlayStation».
BEDANO - È La partita, la partita che tutti gli appassionati di pallone sognano un giorno di poter vedere dal vivo. Tanto più se in campo c'è la propria squadra del cuore. È l'esperienza che vivrà in prima persona il ticinese Andrea Rovelli, tifosissimo dell'Inter, che sabato sera sarà presente a Istanbul per assistere alla finale di Champions League fra la squadra di Simone Inzaghi e il Manchester City.
Un sogno diventato realtà nelle scorse settimane, quando controllando la casella delle mail si è ritrovato la notizia più bella, scoprendo di essere fra i fortunati. «Che emozione, ho già la pelle d'oca. Sono abbonato dell'Inter dalla stagione 2010/11, quella susseguente allo storico Triplete. Per la finale sorteggiavano fra gli abbonati, dando la precedenza a chi lo è da più tempo. Sapevo di avere ampie possibilità visto che è 13 anni che rinnovo la tessera».
Andrai da solo a Istanbul?
«No, anche dei miei amici - abbonati da sei/sette anni - sono riusciti ad accaparrarsi l'ambitissimo tagliando. Per le due squadre c'erano a disposizione 20'000 biglietti ciascuno. Considerate che l'Inter ha 35'000 abbonati».
Come la vedi?
«Durissima. Loro sono molto più forti in tutti i ruoli, ma si parte pur sempre dallo 0-0. Contro il Manchester City perdo sempre anche alla PlayStation. Ma chissà che questa volta...».
Un percorso incredibile quello dell'Inter, non certo fra le favorite della vigilia...
«Vero, ma una volta superato il quarto di finale con il Benfica abbiamo prenotato il volo per Istanbul. Si può dire che questo Milan era troppo scarso per poter sperare di farci fuori? Ecco perché ci siamo mossi con molto anticipo. Ci è andata bene...».
Un "malato" di calcio...
«Proprio così. Ho la tessera anche a Lugano e non mi perdo una partita. A tal proposito vi racconto un aneddoto. In marzo, dalla trasferta di Oporto siamo rientrati sabato pomeriggio. Domenica il Lugano giocava alle 16 e alle 20.45 l'Inter contro la Juventus. Evidentemente ho assistito a entrambi gli incontri».
Proprio in Portogallo hai vissuto un'esperienza alquanto... movimentata.
«Esattamente e speriamo che questa volta vada tutto bene. A Oporto è successo un bel casino con i biglietti visto che non facevano entrare i tifosi italiani. Solo in un secondo momento, quando ho estratto il documento svizzero, mi hanno fatto entrare. Ma era già il secondo tempo. Prima della partita, hanno incredibilmente annullato tutti i biglietti al solo scopo di far entrare esclusivamente i tifosi portoghesi. Qualcosa di inconcepibile».