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ALESSANDRIANinni Corda, l'ex Chiasso nella tempesta

12.11.23 - 11:58
Per l'ex rossoblù avviso di garanzia per l’accusa di usura
Ti-Press
Ninni Corda, l'ex Chiasso nella tempesta
Per l'ex rossoblù avviso di garanzia per l’accusa di usura
Pessimi i ricordi lasciati in Ticino.
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ALESSANDRIA - Arrivato in Ticino accompagnato da polemiche e riuscito, nel suo breve passaggio a Chiasso - da direttore tecnico -, a distinguersi per comportamenti mai troppo educati e soprattutto per aver giocato un ruolo centrale nel fallimento societario, Ninni Corda si trova nuovamente in mezzo alla bufera.

Il dirigente italiano è infatti stato licenziato dall’Alessandria, club nel quale ricopriva il ruolo di direttore dell’area tecnica, perché finito nei guai con la legge. 

“Da elementi emersi dai media nazionali relativi a fatti di estrema gravità, quantunque non spetti a me giudicarne il merito - ha scritto in una comunicazione interna alla società il presidente Enea Benedetto - come atto dovuto e per giusta causa mi trovo costretto a licenziarla e a esonerarla con effetto immediato da ogni incarico. Considerati, inoltre, i suoi ultimi comportamenti, si è interrotto il rapporto fiduciario con la società che rappresento. Pertanto, la sua figura non è più necessaria”. Destinata a rimanere riservata, tale nota (riportata dalla Gazzetta dello Sport) ha accompagnato il comunicato ufficiale nel quale, ringraziando per il percorso comune e augurandogli le migliori fortune per il futuro, il club ha congedato il suo ex dipendente.

Ma quali sarebbero questi problemi?

Corda è stato raggiunto da un avviso di garanzia emesso dalla Procura di Brescia per l’accusa di usura. Il dirigente (e con lui è finito nel registro degli indagati pure l’altro ex Chiasso Christian Anelli) è stato accusato da un 28enne ex direttore sportivo del calcio dilettantistico italiano. I pubblici ministeri Victoria Allegra Boga e Iacopo Berardi sospettano che il 49enne e gli altri indagati abbiano prestato denaro con interessi usurari. Nella deposizione dell’accusatore sarebbe inoltre emerso come i presunti colpevoli facessero parte del gruppo Telegram di scommesse illegali “frequentato” anche dallo juventino Nicolò Fagioli.

A seguito della notifica, attraverso il suo legale Corda si è affrettato a smentire di essere protagonista di un caso di usura. Ha confermato il prestito ma negato di aver applicato tassi di interessi usurari. Il dirigente ha inoltre definito una fake news quella del suo coinvolgimento nel gruppo Telegram.

 

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COMMENTI
 

Diablo 1 anno fa su tio
Ma degli ex Chiasso, e quanto combinato laggiu....tutto tace ?

John Wayne 1 anno fa su tio
Risposta a Diablo
certo che tace ma deve tacere tutto! Già solo non pagare l'AVS si va nel penale ma a quanto sembra anche li è stato via tutto senza il prete! Un silenzio imbarazzante e ben organizzato, ma lo si è capito già nell'intervista a Teleticino.

Kentz9 1 anno fa su tio
Questo Signore in foto, si chiama Nicola Bignotti, non Nini Corda.

Ninito 1 anno fa su tio
Benvenuti impresa

John Wayne 1 anno fa su tio
Cosa centrano le foto di Nicola "non sapevo-vedevo-sentivo" Bignotti, visto che si parla di Nini Corda? Tra l'altro come stanno andando le cose, già messo via tutto nel dimenticatoio? Chi è stato raggirato è poi stato pagato oppure l'AVS ad ex-dipendenti e giocatori l'abbiamo pagata ancora noi cittadini?
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