Dopo lo 0-0 maturato al 120', una serie thriller ed infinita di penalty ha premiato la squadra di Weiler. Decisivo l'errore di Mai
Ottava Coppa Svizzera in bacheca per la società romanda (l'ultima era arrivata nel 2001), secondo ko in dodici mesi per i bianconeri, che dal dischetto hanno sciupato tre match point.
BERNA - Nulla da fare, la Coppa Svizzera ha preso la direzione di Ginevra. L'attesissima finale ha infatti premiato il Servette, che al Wankdorf ha piegato il Lugano dopo una serie pazzesca di rigori, terminata sul 9-8.
La truppa di Mattia Croci-Torti non è dunque riuscita a far valere la propria esperienza accumulata negli ultimi tre anni. Alla fine a "vincere" sono stati la fame e il coraggio dei romandi, i quali hanno saputo interpretare meglio l'incrocio di Berna.
In campo con la formazione tipo, e con Bottani in veste di capitano, il Lugano nel primo tempo ha faticato maledettamente a imporre il proprio gioco. Meglio i ginevrini, che hanno provato con maggior insistenza a scardinare la difesa ticinese, non sempre perfetta. Come non perfetto è stato Saipi al 15', quando Steffen ha salvato un pallone sulla linea di porta. Lo stesso giocatore della nostra nazionale, sul finale, ha trovato una conclusione pericolosa finita di poco alta.
Serviva un altro Lugano per provare a cambiare la coordinate della partita. Per cercare di scuotere i suoi il Mister momò, al 55', un po' a sorpresa, ha deciso di togliere Celar per dar spazio a Vladi (uscito al 90' per infortunio).
Al 63' i ginevrini sono andati vicinissimi al vantaggio: solo una grande parata di Saipi su Kutesa ha salvato i sottocenerini dalla prima capitolazione. Nei minuti seguenti è toccato ad Aliseda avvicinarsi al bersaglio grosso, ma la sua conclusione - dopo un assist meraviglioso di Steffen - è terminata a lato.
Sul finale di secondo tempo ai ticinesi - in crescita nell'ultimo spezzone di regolamentari - è stato negato un rigore abbastanza clamoroso per un (doppio) vistoso tocco di braccio di Tsunemoto: sia l'arbitro che il Var hanno però deciso di sorvolare facendo proseguire il gioco.
Così, si è andati ai supplementari, nei quali il Lugano si è costruito due ghiotte occasioni (una per tempo), entrambe con lo scatenato Aliseda. Alla fine, però, nemmeno nell'appendice dei 30' supplementari sono cadute segnature, la sfida si è dunque protratta fino ai rigori, prima dei quali René Weiler ha deciso di cambiare il portiere inserendo Mall per Frick.
Una serie thriller e infinita di rigori, che alla fine ha premiato il Servette (decisivo l'errore di Mai, ma anche quello di Sabbatini, che avrebbe potuto chiudere i conti dopo la "serie tradizionale").
Un boccone certamente amarissimo per il Lugano, che non va comunque a cancellare l'ottima stagione portata a termine. Una stagione dove alla fine è "soltanto" mancata la ciliegina sulla torta...
LUGANO - SERVETTE 0-0 (8-9 d.r.)
Lugano: Saipi, Valenzuela, Hajdari, Mai, Doumbia, Mahmoud (Sabbatini), Grgic, Bislimi (84' Mahou), Bottani (68' Aliseda), Steffen, Celar (55' Vladi, 90' Cimignani).
Servette: Frick (119' Mall), Mazikou, Severin, Rouiller, Tsunemoto, Nondua, Cognat, Kutesa (113' Nishimura). Antunes (78' Magnin), Stevanovic, Guillemenot (86' Bolla).