CALCIO«Capisce di cinema ma non di calcio»

NAPOLI - Rudi Garcia senza filtri sul Napoli ma in particolare su Aurelio De Laurentiis. L'allenatore francese era stato scelto dal numero 1 partenopeo per guidare la squadra in seguito allo Scudetto vinto brillantemente da Luciano Spalletti. Ma, a distanza di poco più di un anno, il 60enne si è voluto togliere qualche sassolino dalle scarpe (per usare un eufemismo...) per descrivere il suo rapporto con il proprietario del Napoli.

«Sapevo che avrei rischiato andando in un club che aveva appena vinto il campionato - ha detto Garcia ai microfoni di Le Media Carré di Raphael Domenach - Di solito non vado in squadre dove non posso fare meglio. Ma era il Napoli, era la Serie A. I giocatori inconsciamente pensavano di rifare esattamente come l'anno prima ma non funziona così».

De Laurentiis? Uno che capisce poco di calcio, almeno sempre secondo il punto di vista dell'ex allenatore - fra le altre - anche della Roma. «Pensavo di lavorare con un gentleman, invece si è rivelato uno che si immischia in cose che non gli competono. Ho pagato l'avergli detto di rimanere la suo posto. Voleva che facessi giocare 45 minuti un calciatore, altri nella ripresa. Io a 60 anni non ho accettato. De Laurentiis capisce di cinema, ma non di calcio. Quando arrivai volevano andare via tutti, i calciatori si lamentavano di essere pagati poco. Ho cercato di motivare l'ambiente. Senza Giuntoli nessuno interveniva quando Osimhen o Kvaratskhelia non accettavano la sostituzione. Sarebbe stato giusto dire che l'obiettivo era la qualificazione in Champions. De Laurentiis diceva che mi avrebbe dovuto cacciare già dalla presentazione? Magari ha detto quelle cose perché si è reso conto di essere stato un po’ cogl…e per coprire certi errori...».