«In Germania mancano i centrocampisti illuminati»
Arno Rossini: «Livello alto e grande equilibrio: per questo gli attaccanti faticano».
COLONIA - Il capocannoniere dell’Europeo? Mister Autogol. Da qualche giorno sui social si scherza riguardo alla pessima vena realizzativa degli attaccanti che stanno battendosi in Germania. Si scherza sul fatto che, appunto, siano più le autoreti rispetto alle marcature della migliore tra le punte.
Le battute raccontano in ogni caso una verità sorprendente, quasi scomoda: nel torneo continentale, per il momento almeno, i bomber non si sono visti.
«Sono spariti - è intervenuto Arno Rossini - o, meglio, non sono pervenuti. Stanno facendo vacanza».
Battute a parte, cosa sta succedendo?
«Dipende dal gioco e anche un po’ dal caso. Il francese Mbappé, per esempio, qualche occasione nella partita che ha giocato l’ha avuta. Avrebbe potuto segnare tranquillamente. Poi si è fatto male e ha passato il secondo match in panchina. Conta anche questo. Credo in ogni caso che, almeno finora, a pesare su questa statistica sia il livello, molto alto, al quale stanno esprimendosi praticamente tutte le selezioni. E di conseguenza l’equilibrio».
Una partita equilibrata…
«È una partita nella quale le difese non si aprono. E meno spazi ci sono, ovviamente, più è difficile trovare la via del gol. Il fatto poi che non ci siano squadre deboli - tutte le nazionali sono ben strutturate, tatticamente e fisicamente - toglie la possibilità a qualche attaccante di “portarsi avanti”. In manifestazioni del genere spesso la classifica cannonieri l’ha vinta un giocatore che, in uno o più match, è riuscito a segnare marcature multiple. Con una doppietta o una tripletta vai in fuga. In Germania manca poi altro: dei centrocampisti illuminati».
Bellingham, de Bruyne, Foden?
«Il primo ha segnato nella prima partita ma non sta giocando a un livello altissimo. Il secondo ha segnato nella seconda ma non sta incantando. Penso a quei calciatori, centrali o trequartisti, in grado di saltare l’uomo, creare superiorità e inventarsi magari un assist. Senza quelli a supporto, contro le difese schierate per gli attaccanti anche di razza è dura. Chiaro che poi nel tabellino dei marcatori finiscano soprattutto gli “altri”».
Chi può trarre vantaggio da una situazione del genere?
«Le selezioni che già in partenza non avevano un bomber designato e che quindi non hanno impostato il gioco su di esso. La Svizzera, per esempio, o la Danimarca o ancora l’Austria. Tutte squadre organizzatissime; non è un caso che siano state tra le più convincenti finora viste all’opera».