Parola al dirigente bianconero: «Cosa mi manca? Le partite di tennis e scambiare opinioni con gli amici...»
LUGANO - Lo abbiamo interrotto nel pieno di un episodio di "Designated Survivor". D'altronde di questi tempi la TV è diventata una delle nostre migliori amiche: ci serve per informarci ma anche per staccare un po' la mente. Jean-Jacques Aeschlimann, Chief Operating Officer dell'Hockey Club Lugano, si sta godendo un po' di tempo per sé. In attesa che il "motore" della nostra vita torni pian piano a girare a pieno regime. Il dirigente bianconero era pure in lista tra i candidati PLR per il consiglio comunale di Lugano, prima che le elezioni del 5 aprile venissero posticipate.
«Sono fortunato a vivere in collina a contatto con la natura. Meglio qui che al quinto piano di un palazzo in centro a Lugano. In questo periodo sto guardando tantissima televisione, in particolare i film. Attualmente mi sto godendo "Designated Survivor", dopo essermi lasciato alle spalle "La Casa di Carta", una serie davvero avvincente che ho guardato insieme a mia figlia. Un episodio tira l'altro...».
Anche per il dirigente bianconero ora è tempo di home working... «Siamo organizzati bene, portiamo avanti i vari incarti da casa. Dall'inizio del lockdown sono sceso una volta alla settimana nel mio ufficio della Cornèr Arena, nella fattispecie per firmare alcuni documenti. In questo periodo ci vuole un po' più di programmazione e meno spontaneità».
Nessuno ha la bacchetta magica, ma quando secondo JJ torneremo a parlare di sport giocato? «Mercoledì il Consiglio federale parlerà di sport. Questa sarà una finestra molto importante per tutte le attività sportive nazionali. Personalmente sto attendendo con molto interesse quel giorno. Non solo seguo le partite, sono una persona che ama anche praticare sport. Non sapete quanto in questo momento mi manchino le sfide di tennis... D’altro canto ho un programma che mi è stato gentilmente concesso dalla palestra in cui vado, ma devo essere sincero: da questo punto di vista la motivazione non è alta (ride, ndr)».
Un periodo, questo, che non ci scorderemo... «Mai avrei immaginato di arrivare a tanto. Ho sempre amato trascorrere il mio tempo a casa tranquillo con la mia famiglia, ma attualmente non nego che mi manca stare attorno alla gente. Parlare, scambiare opinioni e condividere un bell'aperitivo. Questo sì, mi manca tantissimo...».
Due parole, infine, sulla politica... «Personalmente mi ero gettato parecchio dentro questa campagna, ma la scelta di rinviare le elezioni è stata giusta. Le priorità sono altre e di conseguenza è una decisione che tutti abbiamo dovuto accettare. Ci rivedremo tra meno di un anno».