Oltre al ds Domenichelli ha parlato Aeschlimann: «Alle partite bisognerà indossare la mascherina appena scesi dall'auto».
«Il capitano? Finora è stato “scelto” secondo una rotazione e abbiamo deciso di continuare in questo senso anche durante la regular season».
Nella serata odierna ha avuto luogo a Giubiasco – presso gli spazi espositivi dell'AMG Performance Center Winteler, nuovo gold sponsor bianconero – la presentazione del Lugano in vista del campionato 2020/21.
Per l'occasione non era presente la numero uno del club Vicky Mantegazza, così a prendere per primo la parola è stato Marco Werder. «C'è un forte desiderio di normalità che ci accompagna tutti quanti», ha analizzato proprio il CEO bianconero. «Oggi siamo stati in grado di fermare la campagna abbonamenti a 2¦900 unità e abbiamo ancora 600 singoli biglietti a disposizione per ogni match da far girare assieme ai nostri tifosi. Purtroppo non potranno avere tutti il proprio posto in questa stagione, ma ci sarà almeno la possibilità di assistere a qualche incontro. La nuova normalità ha dunque un prezzo, ovvero capacità di adattamento, tolleranza e flessibilità e non sarà tutto perfetto all'inizio, ma posso garantire che sarà diverso da quello che eravamo abituati. La nostra campagna abbonamenti e fedeltà degli sponsor, che ci hanno accompagnato anche nella nuova stagione, ci ha permesso di stilare un budget Covid, che è inferiore agli scorsi anni. A causa dell'emergenza sanitaria e del suo impatto sui ricavi, la società ha così optato per tre contratti a corto termine con tre giocatori – Carr, Heed e Kurashev – per tre motivi: limitare l’impegno finanziario, gestire il rischio in caso d'interruzione della stagione e nello stesso tempo avere a disposizione giocatori motivati e di qualità».
Poi due parole sulla sicurezza all'interno (e all'esterno della pista) dove a intervenire è stato lo "sceriffo" JJ Aeschlimann. «I tempi sono cambiati. Prima il club era responsabile di ciò che succedeva all'interno dei cancelli mentre adesso il Cantone ci ha imposto due zone nuove all'esterno della pista. La prima chiamata zona di competenza e si estende da Via Sonvico (Brumana, Cinestar...), fino a dopo il parking P+R, inclusa la casetta gialla. In questa zona siamo responsabili come HCL di controllare che tutti abbiano la mascherina. In pratica bisognerà indossarla appena scesi dall'automobile. Attorno c'è la zona d'interesse, dove alcuni nostri volontari parleranno con le persone con lo scopo di sensibilizzarle e di vendere le mascherine a chi le ha dimenticate. Il problema di questa operazione non sono gli spettatori seduti in tribuna, bensì il flusso di persone che si reca alla pista. All'interno le buvette saranno aperte, ma non si potrà consumare in piedi. Sarà proposta una sorta di servizio take-away dove bisognerà tornare al proprio posto per evitare ogni tipo di assembramento. I controlli non mancheranno».
Nel corso della serata sono stati inoltre presentati i dieci nuovi giocatori messi sotto contratto dal club: i già citati Carr, Heed e Kurashev, insieme a Wolf, Nodari, Herburger, Boedker, Arcobello, Traber e Antonietti. «Abbiamo fatto diversi cambiamenti questa estate», ha continuato il direttore sportivo Hnat Domenichelli. «Abbiamo anche inserito quattro ragazzi del 2001, ai quali dovremo lasciare la tranquillità di crescere. La squadra ha fatto un passo avanti rispetto allo scorso anno ed è più completa. Siamo convinti che la vera forza sarà il gruppo, l’obiettivo è quello di entrare nella top-4 e qualificarci per la prossima Champions Hockey League. Il capitano? Finora è stato “scelto” secondo una rotazione e abbiamo deciso di continuare in questo senso anche durante la regular season».
E la nuova maglia? «È una maglia ispirata ai primi anni quaranta con un tocco di anni settanta. Abbiamo eliminato il giallo all'interno della stessa - salvo che per il nostro storico sponsor DESA - e abbiamo un logo che si presenta in maniera del tutto neutrale», ha concluso il responsabile marketing & sponsoring Marco Mantegazza. «Un piccolo cambiamento per celebrare l'ottantesimo in stile vintage, che racconta insomma le radici dell’Hockey Club Lugano».
Ricordiamo infatti che il prossimo 11 febbraio l’HCL compirà 80 anni, ma a causa delle restrizioni i festeggiamenti popolari saranno verosimilmente rimandati alla prossima stagione.