Cerca e trova immobili

RIGA 2021«Svizzera? Con la Svezia è mancata determinazione, ma sono convinto che reagirà»

27.05.21 - 07:30
Jan Cadieux: «Roster alla mano è un Mondiale molto aperto. Ho visto tanti risultati frutto della logica».
keystone-sda.ch (TOMS KALNINS)
«Svizzera? Con la Svezia è mancata determinazione, ma sono convinto che reagirà»
Jan Cadieux: «Roster alla mano è un Mondiale molto aperto. Ho visto tanti risultati frutto della logica».
Uscita con le ossa rotte dal match con gli scandinavi, la Svizzera cerca riscatto contro la Slovacchia (15.15): «Mi aspetto di vedere una squadra più aggressiva e sui livelli delle prime due partite».
HOCKEY: Risultati e classifiche

RIGA - Ormai nel vivo dopo i primi sei giorni di battaglie, ai Mondiali di Riga fin qui non sono mancate le sorprese. Nei due gironi la corsa ai quarti è davvero avvincente, complici i passi falsi di diverse big (o almeno presunte tali). 

«Di sorprese ne ho viste, ma fino a un certo punto - interviene Jan Cadieux, attuale assistant coach del Ginevra - Mai come quest'anno, line-up alla mano, potrà esserci per le medio-piccole l'occasione di fare qualcosa di davvero speciale. È un Mondiale molto aperto e l’inizio ha confermato queste sensazioni».

Emblematico il rendimento del Canada, finito ko nelle prime tre partite contro Lettonia, USA e Germania. Ieri un sussulto d’orgoglio, col 4-2 (comunque sofferto) sulla Norvegia.
«È inutile girarci attorno, si sono presentati con una squadra di basso livello. Non penso che con questo roster possano qualificarsi per i quarti di finale. Ne sarei sorpreso».

Cadieux, negli affanni dei canadesi, vede anche aspetti positivi.
«Per l’hockey mondiale sicuramente sì. È una bella dimostrazione del livello raggiunto. Dieci anni fa, con una rosa del genere, sarebbero andati sicuramente avanti. Adesso invece fanno fatica e hanno preso qualche schiaffo. Non possono più presentarsi con una squadra D o E. Sarò un po’ cattivo, ma quest'anno oltretutto sono più vicini a una selezione Z piuttosto che a una A. Anche le grandi squadre europee, senza tanti NHLers, stanno facendo un po’ fatica. Esce maggiormente il vero livello delle Leghe europee e, la nostra National League, rientra nella top-3 con KHL e SHL».

Insomma i risultati che stiamo vedendo non sono casuali.
«No, sono frutto della logica. I giocatori che militano in Cechia non sono superiori a quelli che giocano in Svizzera o in Germania. I tedeschi, ad esempio, da 10 anni stanno lavorando molto bene e hanno fatto tanti passi avanti».

Quali sono le squadre più attrezzate?
«Io direi Russia, Svezia, Finlandia, Svizzera e ci metto pure la Germania. Hanno i roster più completi e sin qui hanno giocato meglio. Poi le altre però non sono lontane. Anche Cechia e Stati Uniti sono lì».

Capitolo Svizzera. Solidi, vincenti e convincenti nei primi due match, contro la Svezia i rossocrociato hanno vissuto una serata nerissima. 
«C’è stato un mix di fattori negativi. Forse, dopo quei bei successi, erano anche un po’ troppo sicuri dei propri mezzi. Storicamente poi soffriamo molto una squadra come la Svezia. In più loro si giocavano il Mondiale. Era quasi una finale. Avevano fame e disperazione e lo si è visto. Alla Svizzera è mancata la giusta determinazione e non può permetterselo. Anche se ormai fa parte del gruppo delle migliori, per fare risultato deve sempre mettere in pista la sua identità».

Incassato il duro colpo, la Svizzera non deve fare drammi perché nel Gruppo A resta comunque in una buona posizione. Certo il prossimo incontro, oggi alle 15.15 contro la Slovacchia, è di quelli da non sbagliare.
«Serve una reazione e sono convinto che ci sarà: i punti in palio sono pesantissimi. La Slovacchia ha sorpreso la Russia ed è una seria pretendente ai quarti. Mi aspetto di vedere una squadra più aggressiva e sui livelli delle prime due partite. Sarà una battaglia, ma giocando in quel modo, sulla carta, partiamo avanti. Per arrivare davvero lontano queste sono le partite da vincere».

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 
NOTIZIE PIÙ LETTE