Conclusa nel migliori dei modi la fase a gironi, la Svizzera di Hofmann si proietta al duello da dentro o fuori.
In collaborazione con Ugo Morselli
RIGA - Archiviata con autorità anche la pratica Gran Bretagna (6-3), la Svizzera ha chiuso nel migliore dei modi la fase a gironi issandosi a quota 15 punti. Raggiunti brillantemente i quarti di finale - mal che vada sarà secondo posto -, la squadra di Fischer si prepara al match da dentro o fuori consapevole di potersela giocare con chiunque.
«Servirà il giusto ritmo fin dal primo ingaggio: sappiamo che queste sono sfide in cui è vietato sbagliare - interviene Gregory Hofmann, sniper rossocrociato già autore di 6 gol - A prescindere dal nome del nostro avversario dovremo arrivare pronti e con il coltello tra i denti. Dovremo giocare con disciplina ed evitare di prendere troppe penalità, colpendo poi con sangue freddo al momento giusto. L’approccio e l'inizio del match saranno aspetti molto importanti».
La Svizzera ha dimostrato di avere un roster ampio e valido. «Fischer ha trasmesso fiducia e tutti - chi più chi meno - hanno avuto minuti di gioco. Il gruppo sta bene, è solido e siamo consapevoli di poter fare qualcosa di buono».