Si fa l'Europa, ma la Svizzera non c'è (ancora)
«I team svizzeri affrontano con grande impegno i match europei. Al momento però le squadre svedesi e finlandesi sono un po’ più avanti»
ÄNGELHOLM - La finale di Ängelholm è una vittoria incredibile. Per lo sport in generale e per l'organizzazione della Champions Hockey League in particolare. Nata nel 2014, la competizione europea ha infatti rischiato di affondare una volta travolta dallo tsunami coronavirus. Non l’ha fatto e, nonostante qualche disagio, dopo un’annata andata in fumo è tornata a scintillare.
«Abbiamo avuto qualche problema nella fase a eliminazione diretta - ha spiegato Monika Reinhard, direttore della comunicazione della CHL - con un ottavo di finale e con una semifinale giocati in gara unica, ma tutto sommato l’edizione attuale è andata abbastanza bene. Si è dimostrato che, prestando la giusta attenzione e prendendo le giuste precauzioni, una competizione come la nostra può essere tranquillamente organizzata e disputata. Credo inoltre che, con il tempo, si sia capito come muoversi con la pandemia, quali comportamenti tenere. E questo, oltre al fatto che c'è la speranza che il periodo più difficile sia alle spalle, ci fa guardare con grande ottimismo al futuro. Dopo le sfide affrontate, siamo davvero molto felici di poter essere in Svezia per un evento programmato in un’Arena piena».
Un’Arena che una volta ancora non vedrà sfidarsi squadre svizzere...
«I team svizzeri affrontano con grande professionalità e impegno i match europei. Al momento però, almeno così credo, le squadre svedesi e finlandesi sono un po’ più avanti. Forse hanno maggiore qualità».
L’Europa sta vivendo giorni difficili. La CHL si esporrà in qualche modo contro la guerra?
«Quanto sta succedendo è molto triste. Noi poi, come competizione continentale, ci sentiamo molto toccati. Abbiamo squadre e sponsor ucraini e, se le due finaliste saranno d’accordo, qualcosa in occasione dell’ultimo atto del nostro torneo potremmo farlo».
La coppa, così come la conosciamo, cambierà volto in futuro?
«Non nella stagione 2022/23. L’anno prossimo il formato rimarrà uguale a quello di quest’anno».