Il Lugano rincorre una posizione "nobile" nei pre-playoff. L'Ambrì deve vincere sempre e incrociare le dita
Nel weekend Lugano e Ambrì hanno assaporato vittorie dal gusto diversissimo tra loro.
LUGANO / AMBRÌ - Il weekend ha regalato vittorie a Lugano e Ambrì. Il sapore di queste, a nord o sud del Ceneri, è però stato diametralmente opposto.
Lo hanno trovato dolcissimo i bianconeri, autori di una prova di grande spessore contro l’ex capolista Friborgo. È stato invece piuttosto amaro quello “provato” dai biancoblù, riusciti sì a sgambettare il Berna ma, avendolo fatto solo ai rigori, sempre più lontani dalla postseason.
Rimediati (giustamente) fischi dopo la débâcle di Losanna, contro i Dragoni la truppa di coach McSorley ha saputo mettere insieme 60’ di grande intensità. Si è mossa compatta davanti alla gabbia difesa da Fatton e ha sfruttato le occasioni che si è creata. Ha insomma convinto. E questa è un’ottima notizia in vista della trasferta di domani, quando a Ginevra si giocherà - presumibilmente - il fattore pista nei pre-playoff. Quello è l’unico traguardo rimasto in regular season. È da considerare un “obiettivino”, viste le speranze di inizio anno, è vero; centrarlo sarebbe in ogni caso importantissimo: renderebbe un po’ meno complicato il turno di qualificazione ai quarti di finale.
La speranza respirata alla Cornèr Arena si trasforma in sogno se ci si sposta a nord, alla Gottardo Arena. Con le spalle al muro, “inguaiati” da troppi passaggi a vuoto, gli uomini di Luca Cereda avrebbero dovuto strappare tre punti al Berna per rinforzare le loro possibilità di rientrare nella top-10 della classifica. Hanno firmato una buona prestazione e limitato gli errori, certo; sono tuttavia riusciti a spuntarla solo dopo il 60’. L’aritmetica li tiene in vita, tra distacco dagli Orsi (ieri caduti contro il Rapperswil) e calendario (con il Friborgo, a Berna, con il Bienne, a Friborgo e con il Rappi) il loro destino sembra in ogni caso segnato.