L'incremento degli import da 4 a 6 andrà inevitabilmente a togliere spazio ai nostri portieri. Parola a Marco Baron
«Con l'aumento degli import mi sembra evidente che le società strizzino l'occhio all'estremo difensore straniero».
LUGANO/AMBRÌ - Con l'incremento del numero degli stranieri da quattro a sei, chi potrebbe pagare il prezzo maggiore di questa scelta sono i portieri svizzeri. Fino alla scorsa stagione, erano pochissime le squadre che puntavano su un import tra i pali, se non in caso di infortunio. Oggi il discorso è naturalmente cambiato e l'esempio ce l'abbiamo "in casa": sia Ambrì che Lugano inizieranno la loro stagione rispettivamente con Juvonen e Koskinen, togliendo spazio ai vari Conz, Fatton, Schlegel e Fadani. Una strada che hanno deciso di seguire perfino a Zurigo con Simon Hrubec e a Kloten con Juha Metsola e che potrebbero intraprendere altre società che ancora devono completare il loro contingente (il Bienne per esempio, che nei giorni scorsi ha visto sfumare Juho Olkinuora).
«Evidentemente sì, i nostri portieri pagheranno un po' il prezzo - è intervenuto l'ex estremo difensore NHL Marco Baron - Ci sono stati anni d'oro in Svizzera, durante i quali abbiamo sfornato talenti incredibili del calibro di Martin Gerber e Jonas Hiller. Anche più recentemente ci è andata di lusso, penso soprattutto a Genoni e Berra. Con l'aumento degli import mi sembra evidente che le società strizzino l'occhio all'estremo difensore straniero. Attenzione però: con il calendario fitto che abbiamo in Svizzera è importante che i club dispongano di due portieri affidabili».
I portieri sono sempre stati il fiore all'occhiello del nostro movimento. E ora?
«Esatto e in Svizzera continueremo a sfornare grandi portieri, ma forse il loro sviluppo sarà un attimo più lento. I club parlano spesso di opportunità da cogliere, le stesse che i giovani dovranno essere bravi a sfruttare quando si presenteranno. Spesso si sentono tanti discorsi, ma alla fine l'obiettivo delle società è giustamente quello di allestire la miglior squadra possibile».
Cosa ci puoi dire di Koskinen?
«L'ho visto giocare in televisione ed è un ottimo elemento per il Lugano, di sicuro affidamento. È in giro da diverso tempo e il suo valore non si discute, basti guardare il curriculum. La sua altezza? In NHL è raro trovare un portiere inferiore all'1,95m...».
...e Juvonen ad Ambrì?
«Confermandolo l'Ambrì ha chiaramente fatto un grande colpo. L'anno scorso il suo rendimento ha impressionato parecchio. Mi piace soprattutto nei movimenti, fa sembrare tutto così semplice. Se potrà mantenere quei livelli tutta la stagione? Difficile da dire. Spesso le prestazioni di un portiere dipendono anche dal sistema di gioco che adotta la squadra: se ricevi tanti tiri, la posizione dalla quale li ricevi, ecc. Ad ogni modo, penso che per i biancoblù sia importante che Conz rimanga in salute poiché quando è in forma resta uno degli elementi più affidabili del campionato».