Dario Simion: «Per tutto l’anno noi né costanti né convincenti»
Ginevra fortissimo ma lo Zugo ci crede: «Chi meglio saprà recuperare le forze sarà favorito».
GINEVRA - Il sempre combattivo Zugo, quello che ha vinto gli ultimi due titoli e che quest’anno non ha alcuna intenzione di levarsi la corona dalla testa, ha tra le sue fila un elemento capace di giocare benissimo da settembre a marzo per poi, nei playoff… diventare quasi dominante. Arrivano le serie a eliminazione diretta, il gioco si fa duro… e Dario Simion comincia a giocare.
«Per me questa parte di stagione è speciale, lo è sempre stata - ci ha raccontato l’attaccante ticinese - l’atmosfera, nello spogliatoio come in pista, l’adrenalina, le emozioni… non so cosa sia. So però che riesco a dare sempre qualcosa in più».
Che servirà per provare a sgambettare un rivale tosto come il Ginevra.
«Sono molto forti, è vero. Quest’anno però tante erano le squadre dal grande potenziale. Le Aquile hanno ottimi stranieri e sono pericolose soprattutto in powerplay. Dovremo stare molto attenti. Dovremo riuscire a sfruttare i nostri punti di forza per andare a vincere almeno una volta a casa loro - magari già domani sera (oggi per chi legge, ndr) - e portare la serie dalla nostra parte. Non sarà semplice, tenendo conto che ci sarà pure il “peso” del viaggio di cui tenere conto. Varrà per entrambi in ogni caso. Diciamo che chi meglio saprà recuperare le forze sarà favorito».
Dalla sua, lo Zugo ha l’esperienza e la crescita post-Champions Hockey League.
«Non so se davvero la coppa, alla quale tenevamo moltissimo, ci abbia tolto energie o ci abbia distratti. È però vero che per tutta la regular season non siamo riusciti a fare bene. Non siamo stati costanti né convincenti. Per fortuna, con uno sprint finale, siamo saliti fino all'importantissimo sesto posto».
Che vi ha evitato i preplayoff.
«Che ci ha “dato” una settimana libera per ricaricare le pile e fare il punto della situazione. Ora stiamo bene e speriamo di poter continuare a lungo a giocare».
Significa niente vacanze.
«Arrivare fino in fondo ha tanti vantaggi, oltre a quelli sportivi ovviamente. Finire tardi ti permette infatti di ricominciare più tardi. E francamente preferisco sudare adesso e fare le vacanze più in là che essere libero già ad aprile e poi dover cominciare prestissimo la preparazione atletica. Ecco, accorciare quella non è certo male».