Il ticinese sarà fra i protagonista del Mondiale, al via settimana prossima
«Sono molto emozionato e allo stesso tempo anche un po' nervoso».
LUGANO - Al Mondiale in programma dal 12 al 28 maggio a Tampere (Finlandia) e Riga (Lettonia) ci sarà anche il linesman ticinese Eric Cattaneo. L'ufficialità della convocazione, unitamente a quelle di Miroslav Stolc e Stefan Hürlimann, è giunta ieri dopo una stagione intensissima lungo la quale ha diretto - fra le altre - gara-7 della finale fra Ginevra e Bienne e l'ultimo atto della Champions League. «Una ciliegina sulla torta che non mi aspettavo - le parole del diretto interessato a "Radio Ticino" - Ci speravo, questo sì... Sono molto emozionato e allo stesso tempo anche un po' nervoso: sento un po' le farfalle nello stomaco, ma non vedo l'ora di recarmi sul posto e di conoscere gli altri arbitri coi quali lavorerò».
Non certo una chiamata scontata... «Arrivare in alto ci si può arrivare. Tuttavia, la cosa più complicata e stancante mentalmente è mantenere il livello alto. Non si raggiunge un risultato del genere per caso e darò tutto quello che c'è da dare. Come per i giocatori, l'obiettivo di un arbitro è sempre quello di riuscire ad arrivare fino in fondo».
Cosa cambia dover arbitrare a un appuntamento così importante? «Sostanzialmente il lavoro è sempre quello. La linea di base resta la stessa. L'unico aspetto sul quale bisogna trovarsi è su quanto essere pignoli in determinate situazioni. Bisogna riuscire a trovare un punto d'incontro fra tutti e cercare di avere una linea generale equa. Questa, probabilmente, è la cosa più difficile quando si arbitra a livello internazionale».