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Tim Bozon sta disputando la migliore stagione della sua carriera in NL: «Voglio continuare ad aiutare più che posso il Losanna».
La formazione romanda occupa la quarta piazza della graduatoria (60 punti).
LOSANNA - Dopo 35 partite di National League il Losanna ha conquistato 60 punti e occupa la quarta posizione della classifica. I vodesi vantano tre lunghezze di vantaggio sul Berna (57) e sette rispetto al Lugano (53), anche se Orsi e bianconeri sono scesi sul ghiaccio una volta in meno. In questo contesto sta emergendo una vecchia conoscenza dell'hockey ticinese, ovvero Tim Bozon, capace di mettere finora a referto 18 punti, fra cui 11 gol. Questi numeri hanno permesso al 29enne di raggiungere il suo personale record di punti e di reti, raccolti in una singola stagione nella massima serie svizzera. E mancano ancora 17 gare alla fine della regular season. «Sono soddisfatto delle prestazioni fornite finora», ha analizzato proprio Bozon. «Ho sicuramente provato delle belle sensazioni ad aver superato il mio record personale, ma voglio continuare ad aiutare il Losanna più che posso. È sempre gratificante poter contribuire ai risultati della propria squadra».
L'attaccante, alla quarta stagione alla Vaudoise Arena, ha finalmente trovato la sua dimensione e sta raggiungendo gli stessi livelli che lo portarono nel 2012 a essere draftato in NHL dai Montreal Canadiens. «Quest'anno ho sicuramente più fiducia nei miei mezzi rispetto al passato e anche un po' più di fortuna sotto porta. I Mondiali del 2023, disputati con la nazionale francese, mi hanno aiutato a crescere, poiché misurandomi con i migliori giocatori del mondo ho acquisito una certa consapevolezza. Tornato poi a Losanna sono riuscito a mantenere alto il livello delle mie prestazioni e mi auguro di continuare in questa direzione».
I romandi stanno disputando una stagione sopra le righe. Dopo un inizio un po' in sordina il Losanna ha cominciato a inanellare risultati di rilievo e nelle ultime 19 uscite ha perso soltanto cinque volte. «Stiamo vivendo un ottimo momento di forma e le vittorie sono importanti per il morale del gruppo. Sono dell'idea che abbiamo le qualità per poterci togliere le nostre soddisfazioni, la squadra è sempre stata forte, ma ora è più solida e compatta. L'obiettivo è di rimanere nella top-4.».
Come ti trovi in linea con Jäger e Fuchs? «Siamo molto affiatati, mi trovo davvero bene con loro. Con Jäger gioco insieme da qualche anno, lavoriamo duramente nelle due direzioni e in pista mettiamo tanta energia e velocità. Queste caratteristiche ci permettono di diventare complementari sia con Fuchs sia con Hügli – che si alternano – e di fornire un prezioso contributo alla squadra. Coach Ward? Ha finora svolto un grande lavoro e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Il coach dialoga costantemente con i giocatori e dà fiducia e responsabilità a ogni componente delle quattro linee. È riuscito a dare gli equilibri che sono mancati in passato. All'inizio abbiamo incontrato qualche difficoltà, ma appena i nuovi elementi hanno capito il loro ruolo alla perfezione, la musica è cambiata».
