Top-6 e semifinali, in bianconero ci provano
Grande lavoro, a tutti i livelli, in casa bianconera.
LUGANO - Il caloroso benvenuto, le parole dei protagonisti, la merenda finale (opera delle mamme della Sezione Giovanile)... il Lugano ha scelto un’atmosfera conviviale e rilassata per “presentarsi” in vista della stagione ormai alle porte. I sorrisi non sono tuttavia riusciti a nascondere del tutto l’ambizione di un club che punta a disputare un campionato solido, importante. Alla Casetta Gialla - ritrovo degli appassionati da ormai 25 anni - non si è parlato di titolo, farlo non è nelle corde di questa dirigenza e sarebbe comunque stato fuori luogo, ma l’asticella è stata comunque messa piuttosto in alto.
E questo è anche logico visto che, cresciuto nel tempo, il progetto legato a Luca Gianinazzi sta continuando a convincere. I nuovi bianconeri proveranno a chiudere l’annata tra le migliori sei di regular season, per poi cercare di superarsi nei playoff, questo ha spiegato Hnat Domenichelli, ovvero colui il quale ha pensato e costruito la squadra, assicurando cinque acquisti di peso (Van Pottelberghe, Dahlström, Aebischer, Sekac e Zohorna).
Oltre a parlare di ghiaccio, di National League, alla Cornèr Arena hanno approfittato dell’occasione per raccontare quello che è il Lugano del presente. Una squadra - non riferito solo agli atleti - nella quale tutti remano nella stessa direzione per far sì che i risultati siano positivi. Come quelli finanziari, per esempio: l'HCL ha infatti reso noto di essere riuscito a rimborsare - entro lo scorso 30 aprile - l'intero prestito di 4,8 milioni di franchi concesso dalla Confederazione durante la pandemia. Questo sforzo ha permesso al club di evitare l'obbligo di ridurre le proprie buste paga del 20%. O come quelli legati all’accoglienza: tra privati e aziende i sottocenerini hanno infatti venduto 4’000 abbonamenti, ovvero il totale raggiunto alla fine dello scorso campionato.
Numeri e sensazioni sono insomma positivi. Da martedì 17 settembre a Zugo e dal debutto casalingo del 19 settembre con il Davos (incontro nel quale ci sarà una raccolta fondi a favore dei comuni della Vallemaggia) i tifosi avranno le prime risposte alle loro domande.