Benjamin Bougro misura solo 168cm, ma nonostante la sua taglia è riuscito a emergere nell'hockey che conta.
In questa stagione il 21enne ha finora messo a referto 4 punti (3 gol) in 46 incontri disputati con i vodesi.
LOSANNA - L'hockey su ghiaccio, è risaputo, è caratterizzato anche da contatti fisici molto duri, per cui è necessario avere una struttura corporea molto rocciosa. In questo contesto l'altezza diventa di conseguenza importante per un giocatore, anche se non è per forza indispensabile.
Nel corso della storia sono infatti stati diversi i giocatori di bassa statura che hanno calcato egregiamente le piste di ghiaccio, sia in Europa sia oltre oceano. Ma chi è attualmente il più basso che milita in National League? Stando a una notizia apparsa su "20 minutes" si tratta di Benjamin Bougro, attaccante 21enne del Losanna. Il franco-svizzero misura infatti 168cm e malgrado la sua taglia è stato in grado di emergere ai massimi livelli con i vodesi e di raggiungere il primo posto nella classifica dell'attuale regular season del campionato elvetico.
Centro della quarta linea, Bougro ha finora messo a referto 4 punti (3 gol) in 46 incontri disputati in questa stagione. «Fino a 14 anni ero uno dei più alti», ha confidato il ragazzo alla stessa fonte. «Poi la mia crescita si è lentamente interrotta e sono di conseguenza scivolato nella fascia dei più bassi. Per quasi tutta la mia vita ho avuto bisogno di fare le cose in maniera diversa».
Il 21enne è cresciuto nel settore giovanile dei vodesi, ma vanta anche un'esperienza biennale al Sierre nella quale ha totalizzato nella seconda stagione 28 punti in 49 partite. «Ho avuto la fortuna di approdare al Sierre che avevo solo 18 anni ed è stato in quel momento che sono cresciuto molto, poiché ho potuto confrontarmi e abituarmi al gioco fisico degli adulti. Quando ero più giovane avevo la tendenza a superare gli avversari in velocità e se non ci riuscivo bastava che mettevo il corpo in opposizione ed era sufficiente per superarlo. Crescendo mi sono però accorto che in questo modo mi ritrovavo sempre più spesso con le gambe all'aria. Ho dovuto quindi adattare il mio gioco in determinate situazioni e trovare altri modi per competere».