Alle 20 la selezione di Yakin affronta la spigolosa Serbia, già battuta ed estromessa 4 anni fa in Russia.
Vibrante attesa per la sfida decisiva che infiammerà lo Stadium 974 di Doha. In caso di pareggio la Nati dovrà però volgere uno sguardo allo stadio Lusail, dove il Camerun - per rovinarci la festa - dovrebbe compiere l'exploit della vita e piegare i verdeoro.
DOHA - La storia "dice" Svizzera - vittoriosa 2-1 in rimonta nell'unico accesissimo precedente -, la classifica per ora premia proprio la selezione di Murat Yakin, cui potrebbe bastare anche un pareggio, ma quello che andrà in scena questa sera a Doha sarà a tutti gli effetti un vero spareggio.
Un duello da brividi, un match delicatissimo che - si spera - viva di emozioni sul campo e lasci definitivamente da parte le vicende politiche di cui si è già parlato, col rischio di "bruciare" energie psico-fisiche. Da questo punto di vista la Svizzera ha lanciato segnali di maturità, sottolineando la volontà di non lasciarsi distrarre da questioni “extra-sportive”.
Intanto la classifica del Gruppo G vede il Brasile in vetta con 6 punti, seguito dai rossocrociati, che hanno il destino nelle proprie mani. Una vittoria ci darebbe in automatico il pass per gli ottavi, ma anche un pari ci permetterebbe di tener dietro la selezione di Stojkovic, che proverà a pungere con Tadic, Mitrovic e il Sergente Milinkovic-Savic, le cui condizioni alla vigilia hanno destato qualche preoccupazione (stringerà comunque i denti).
In caso di pareggio la Svizzera dovrà però volgere uno sguardo allo stadio Lusail, dove il Camerun - per rovinarci la festa - dovrebbe compiere l'exploit della vita e piegare i verdeoro, con Tite intenzionato a fare un massiccio turnover. A quel punto - con le due selezioni a quota 4 - bisognerebbe fare i calcoli... con la differenza reti e i gol fatti come primi due criteri. Terzo lo scontro diretto, a nostro favore.
Per l’incontro di Doha, lanciato alla vigilia da Murat Yakin e Manuel Akanji, la Svizzera potrà contare su tutti i suoi elementi. «Shaqiri e Okafor, out nell’ultima partita, si sono allenati bene e sono pronti a giocare. Elvedi e Sommer (alle prese con un forte raffreddore, ndr) hanno passato mercoledì una notte piuttosto irrequieta, ma saranno pronti», ha rassicurato proprio il ct, che dovrebbe puntare su una difesa 4 con Widmer, Akanji, Elvedi, Rodriguez. A metà Sow, Freuler e Xhaka, a supporto di Shaqiri (in ballottaggio), Vargas ed Embolo.
«Vogliamo imporre il nostro gioco, siamo una squadra di qualità e vogliamo dimostrarlo. La Serbia è forte, ma anche noi lo siamo. Dovremo lottare e dare fondo a tutte le energie per arrivare agli ottavi. Vogliamo rendere orgogliosa la nostra nazione».
Sulla stessa linea il difensore centrale. «Il nostro atteggiamento è quello di scendere in campo per ottenere i tre punti. Dovremo essere furbi, ci faremo trovare pronti dal primo minuto».