L'Albiceleste raggiunge l'ultimo atto grazie al rotondo 3-0 inflitto alla Croazia: gol (su rigore) di Messi e doppietta di Alvarez
La formazione di Scaloni scoprirà domani l'avversario contro cui si contenderà il trofeo: Francia o Marocco?
LUSAIL - Era una sfida imperdibile per molteplici motivi, in primis però perché Argentina e Croazia erano a caccia della finalissima del Mondiale, la sfida che ogni calciatore sin dalla tenera età sogna un giorno di poter giocare. A strappare il pass per la partita più ambita del mondo - in programma domenica pomeriggio alle 16 contro Francia o Marocco - è stata l'Albiceleste, capace di imporsi con il risultato di 3-0. Messi e compagni torneranno dunque a dare l'assalto al trofeo, otto anni dopo aver perso l'ultimo atto al cospetto della Germania in Brasile.
La paura di sbagliare ha avuto il sopravvento in apertura di match, iniziato - come atteso - con ritmi davvero molto blandi. Il primo squillo è arrivato al 25' quando Enzo Fernandez ha scagliato una conclusione in porta, contenuta da Livakovic. Un fallo proprio di quest'ultimo al 32' - nella prima circostanza in cui i croati si sono fatti infilare - ha provocato un penalty in favore dei sudamericani, trasformato dal solito Messi (e chi sennò?).
La selezione di Zlatko Dalic ha accusato il colpo, tanto che soltanto qualche minuto più tardi ha concesso un'altra prateria agli avversari favorendo la sgroppata in solitaria imbastita da Julian Alvarez, andato a realizzare al 39' il pesantissimo 2-0 (anche grazie ad alcuni rimpalli fortunosi).
Nel secondo tempo la Croazia ha tentato la carta dei cambi per provare a ricucire lo strappo (dentro Orsic, Vlasic e Petkovic), ma l'Argentina ha concesso ben pochi spazi in retrovia. Anzi: al 58' è stata La Pulce a sfiorare nuovamente il gol, evitato soltanto dal grande intervento di Livakovic. Tris comunque rinviato soltanto di qualche minuto, quando al 69' un'azione straordinaria del solito Messi ha permesso all'attaccante del Manchester City Julian Alvarez di siglare la doppietta personale e di andare a chiudere ogni discorso. Nei minuti restanti, infatti, si è "giochicchiato" in attesa del fischio finale di Orsato.
Per Lionel Messi - al suo ultimo Mondiale in carriera - il sogno di conquistare la mitica e ambitissima Coppa del Mondo rimane dunque vivo, mentre si infrange quello di Luka Modric (l'altro "gigante" in campo) già costretto a piangere quattro anni fa nella storica finale di Mosca persa contro la Francia con il punteggio di 4-2.