«Sapevo che era nervoso»
Dibu Martinez, antipatico per il bene comune.
MAR DE PLATA - Va bene Lionel Messi, a tratti imprendibile in quelli che potrebbero essere stati gli ultimi Mondiali della sua carriera, il grande eroe della finale di Qatar 2022 è però stato Emiliano “Dibu” Martinez, strepitoso su Kolo Muani in coda ai supplementari e poi - come già riuscitogli contro l’Olanda - imperiale al momento dei rigori.
Concluso il tour bonaerense con la Coppa del Mondo, il 30enne portiere è tornato nella sua Mar de Plata, dove ha ricevuto l’abbraccio dei concittadini. E dove è - volentieri - tornato a raccontare i momenti che hanno preceduto il trionfo. È tornato a raccontare quel che è successo durante la lotteria dei rigori. Che lotteria non è però, visto che i tiratori possono essere influenzati. E questo ha fatto il portiere dell’Albiceleste il quale, dopo aver ipnotizzato Coman, ha fatto perdere la bussola a Tchouaméni.
«Quando si va ai rigori tutto cambia - ha raccontato l’estremo difensore dell’Aston Villa - lì divento forte. Lì gli avversari mi rispettano, lo so perché me lo dicono sempre i miei compagni di squadra. E questo rispetto, e questa paura, si sono visti nel momento del secondo tiro della Francia. Sapevo che Tchouaméni era nervoso e allora ho approfittato delle sue paure. Buttando lontano la palla e parlando con lui ho provato a fare dei giochi mentali… e ha funzionato. Alla fine ha calciato fuori: si è cag**o addosso».