Più che un recupero a livello neurologico, i medici sono preoccupati dalle condizioni del fisico dell'ex campione
GLAND – La quiete nella sua lussuosa residenza. Le terapie quotidiane. La vicinanza di moglie e figli. Il recupero di Michael Schumacher dopo l'incidente del 29 dicembre 2013, sta procedendo senza troppi intoppi. Lento ma costante.
L'ex campione ha fatto parecchi passi in avanti sulla strada del recupero. Non parla ma, attraverso gli occhi, riesce a comunicare con chi gli sta vicino. Alterna momenti di lucidità ad altri di confusione ma c'è, si emoziona, lotta.
Il suo progresso a livello neurologico è evidente e fa ben sperare. Quello che, nelle ultime settimane, ha fatto storcere il naso, preoccupare, l'equipe medica che ormai staziona a Gland è la sua condizione fisica. Praticamente immobile da tredici mesi e passato attraverso un'operazione delicatissima e il coma, Michael ha infatti perso oltre 25 kg, arrivando a pesare meno di 45kg. Gli esercizi fin qui svolti quotidianamente non sono bastati a scongiurare del tutto l'atrofia muscolare. Per questo i dottori stanno pensando di “aumentare i carichi” (ovvero semplicemente la fase di movimento, di ginnastica passiva e il tempo che il tedesco dovrà passare lontano dal letto): il mantenimento di un corpo sano potrebbe rendere più veloci e duraturi i miglioramenti neurologici.
Per Schumi, per un suo ritorno a una vita almeno dignitosa, non si sta lasciando nulla al caso...