Prendendo spunto dal caso-Iannone, lo spagnolo campione del mondo ha denunciato abitudini malsane nel paddock
CERVERA (Spagna) – L'affaire-Iannone ha smosso le acque all'interno del circus, ambiente che pareva – fino a pochi giorni fa - doping-free. In realtà, come tutti gli sport, quello delle due ruote non è immune dall'uso (e dall'abuso) di sostanze vietate. Una denuncia in merito è partita addirittura da Marc Marquez, che ha ammesso di essere a conoscenza di comportamenti poco professionali tenuti da qualcuno dei suoi colleghi.
«I controlli nel nostro sport sono pochi e funzionano male – ha denunciato il campione iberico – il tema meriterebbe più attenzione. Per esempio, molti piloti, soprattutto quelli più giovani, fumano canne prima delle gare. Il consumo della cannabis non dà vantaggi a livello di prestazioni, questo è vero; se avviene prima di scendere in pista può tuttavia creare problemi. Sia a chi ha effettivamente usato la sostanza vietata che agli altri piloti».