Il pilota della Suzuki risponde a chi mette in dubbio il valore del suo trionfo iridato: «Marc out per un suo errore»
VALENCIA - Fresco campione del Mondo con la Suzuki, tornata in vetta al Motomondiale a 20 anni di distanza dal trionfo di Kenny Roberts Jr, Joan Mir si toglie qualche sassolino dalla scarpa. Sì, perché in diversi - sottolineando ad ogni occasione l’assenza del cannibale Marc Marquez - hanno messo in dubbio il valore del suo successo. Come dire che, senza l’asso della Honda, il Mondiale 2020 sia stato di basso livello… «Vorrei precisare che Marc non era assente, ha corso anche quest'anno e si è infortunato… - ha tuonato Mir parlando a “Radio Marca” - Non è stato rapito. È finito fuorigioco a causa di un suo errore, come gli è successo nel suo primo anno in MotoGP quando furono Pedrosa e Lorenzo ad essere vittime di un infortunio. Questo vuol dire che il suo titolo nel 2013 ha meno valore? Non credo proprio».
L’alfiere della Suzuki ha parlato anche del momento chiave della stagione. «In Austria abbiamo iniziato ad ottenere ottimi risultati e da quel momento sono stato molto competitivo. Non siamo quelli che hanno vinto più gare, ma abbiamo avuto costanza ed equilibrio. Questo ci ha dato il titolo».
Infine uno sguardo al 2021. «Dobbiamo migliorare un po' la moto per essere più veloci e vincere più gare, ma proveremo a lottare ancora per il titolo. Al momento siamo i più forti».