Si stringeranno la mano prima di cominciare? C’è da scommettere che ci proveranno...
dal nostro corrispondente Umberto Zapelloni
BUDAPEST - La Formula 1 non ha mai osservato una tregua olimpica. Programma i suoi Gran Premi come se nulla fosse nel bel mezzo dei Giochi. Ma tra pochi giorni, quando si tornerà in pista in Ungheria per l’undicesima tappa stagionale, ci vorrebbe un po’ di quello spirito olimpico che ci sta riempiendo i polmoni con le storie in arrivo da Tokyo.
Non medaglie da vincere, vanno benissimo le coppe anche se in Formula 1 non tutte sono belle. Ma proprio lo spirito degli atleti protagonisti dei Giochi, quello che speriamo possano trovare anche Max e Lewis quando si ritroveranno fianco a fianco sullo schieramento di partenza dopo il crash di Silverstone che ha lasciato parecchie scorie tra i protagonisti. Tra i due c’è già stata una telefonata, non di scuse sembrerebbe, ma di spiegazioni da parte di Lewis. Hamilton continua a pensare di non aver commesso una scorrettezza, ma ha voluto spiegare a Max il perché dei suoi festeggiamenti sul podio. Non vuole fare la figura dell’insensibile lui che ha sposato la causa dei più deboli, dei diversi, degli oppressi. Ma in pista non combatteranno con il fioretto. Useranno sciabole, spade, frecce e martelli se sarà il caso.
La Fia li richiamerà all’ordine, chiederà loro di non esagerare, ma non c’è uomo tra chi comanda che non abbia benedetto il crash di Silverstone, la miglior calamita possibile per un campionato che negli ultimi anni si era sempre risolto con una sfida in famiglia. Max e Lewis sono stati avvertiti: non esagerate con le spallate. Ma nello stesso tempo hanno strizzato loro l’occhio: continuate a combattere, solo evitate mosse troppo plateali. D’altra parte i duelli ravvicinati sono il sale di questo sport.
Ancora oggi il duello di Digione tra Villeneuve e Arnoux è una delle immagini copertina della Formula 1 e il duello Senna-Prost viene usato come metro di paragone per tutti i duelli sportivi e le grandi rivalità non soltanto motoristiche. Aspettando Leclerc, ma anche Norris e Russell, Max e Lewis possono fare i fuochi d’artificio. Stando solo attenti a non farseli scoppiare in mano come capita sempre a qualche sprovveduto nelle notti di capodanno napoletane. Max è già tornato in pista correndo la 24 di Spa virtuale e dando spettacolo. Lewis ha giocato con i social insieme al suo cane. Si stringeranno la mano prima di cominciare? C’è da scommettere che ci proveranno. D’altra parte per rubare spazio sui media alle Olimpiadi servivano proprio una guerra (e una pace) come questa.