Quartararo-Yamaha, Mir-Suzuki e le necessità della Honda (con l’incognita Marc Marquez). Già aperto il “Bar Sport”...
Pecco e la Ducati hanno scelto il modo migliore per andare in vacanza, ma per altri la situazione è differente. El Diablo lontano da Iwata? Ipotesi già ventilata dal suo manager, con un tempismo da elefante in una cristalleria...
JEREZ DE LA FRONTERA - Dal nostro corrispondente, Leonardo Villanova
Se c’è un modo perfetto per andare in vacanza alla fine di una stagione lunghissima, Francesco Bagnaia e un po’ la Ducati tutta hanno scelto quello migliore, con Pecco che dopo avere dominato l’ultima parte della stagione – 4 vittorie e un terzo posto nelle ultime sei gare, con quello zero di Misano che alla fine pesa come un macigno – si è portato a casa anche il miglior tempo nella due giorni di test di Jerez de la Frontera, dove la Ducati ha confermato ancora una volta di essere la moto che nella seconda parte di stagione ha compiuto i maggiori progressi.
Non ci si è fermati, in questi mesi, e se la Honda, pur orfana di Marc Marquez e con Pol Espargaro a mezzo servizio dopo la brutta caduta di Valencia, ha dimostrato di provare a reagire all’ennesima stagione complicata, con tantissimo materiale nei box, anche in casa della Rossa la carne al fuoco è stata parecchia. Soprattutto con il debutto del nuovo motore, che seppure all’inizio dello sviluppo ha già strappato commenti positivi ai piloti.
Chi invece non ha lesinato critiche è Fabio Quartararo, che è vero che passerà un inverno da campione del mondo, ma intanto non ha ricevuto dalla Yamaha quelle risposte che si aspettava in termini di sviluppo. E con parole sibilline ha fatto capire di aspettarsi parecchi passi avanti a Sepang, quando a inizio febbraio la MotoGP si ritroverà in pista, facendo anche ventilare l’ipotesi che, chissà, il suo futuro potrebbe essere lontano da Iwata.
Lo aveva già detto, con un tempismo da elefante in un negozio di cristalleria, il suo manager Eric Mahè nei giorni di Austin, aprendo di fatto il “Bar Sport” che, a livello di chiacchiere di mercato, nel 2022 sarà parecchio frequentato, considerando che a fine stagione scadranno i contratti di quasi tutti i piloti. E al centro delle chiacchiere c’è soprattutto la Honda, che deve scoprire se e come recupererà Marquez dall’infortunio all’occhio, e poi si trova nella assoluta necessità di trovare un’altra prima guida, visto che difficilmente ci si potrà aspettare chissà che da Pol Espargarò. E se Quartararo è un nome che è impossibile da non considerare, quello più pronunciato in questi mesi è però quello di Joan Mir, sceso dal trono iridato senza mai essere riuscito a vincere una gara in questo anno di difesa del titolo e, soprattutto, molto insoddisfatto per come la Suzuki ha gestito il dopo Brivio. Tanto che, si dice, il maiorchino avrebbe posto un aut aut a Shinichi Sahara, il project leader di Hamamatsu: o arriva un manager di peso e la Suzuki accelera nello sviluppo, o lui andrà via.