Verstappen e gli steward: «Non è che non mi piacciano come persone…»
Il nuovo campione del mondo è stato favorito? Ha provato a smontare le accuse.
AMSTERDAM - Quelli che, nell’ultimo Gran Premio dell’anno, sono sembrati dei favori, non sono stati “premeditati”. Non sono stati figli di un rapporto preferenziale. Non hanno avuto come base e spiegazione la simpatia. Ad Abu Dhabi Max Verstappen ha vinto nonostante (e non grazie) la direzione della gara. Questo, almeno, ha provato a spiegare in una delle tante interviste concesse nella sua lunga sfilata post trionfo.
«Gli steward? Con loro ho un rapporto schietto, non è vero che non mi stanno simpatici ma, semplicemente, a volte non sono d’accordo con le decisioni che prendono - ha raccontato il giovane campione - Probabilmente non cambierò mai il mio stile di guida, quindi dovrò far capire loro che sono energico ma corretto. Per quel che riguarda Michael (Masi, ndr)... svolge un lavoro molto difficile. È una brava persona e fa del suo meglio: è ingiusto odiarlo o criticarlo».