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IL SORPASSO A... DUE RUOTEMarquez oggi sotto i ferri, futuro avvolto dalle nubi

02.06.22 - 07:00
Da "meglio di Rossi e all’attacco di Agostini" all'incertezza: Marquez, crollano le ambizioni
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Marquez oggi sotto i ferri, futuro avvolto dalle nubi
Da "meglio di Rossi e all’attacco di Agostini" all'incertezza: Marquez, crollano le ambizioni
Pilota, dottori, Honda e Dorna: quanti colpevoli per la “fine” del Superuomo Marquez.
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ROCHESTER - Era il supereroe della moto, il pilota che, lo pensavano in molti, continuando a questo ritmo serrato a cibarsi di vittorie e titoli mondiali, avrebbe non solo potuto superare i 9 Mondiali di Valentino Rossi. Avrebbe addirittura potuto insidiare i record assoluti di Giacomo Agostini, quei 15 titoli e 122 vittorie che a questo punto sembrano davvero destinati a durare per chissà quanto tempo ancora.

La kryptonite che ha fatto diventare in un colpo solo Marc Marquez il più fragile dei protagonisti della MotoGP, è stata proprio quella voglia - da parte sua in primis ma anche dei dottori, della Honda e della Dorna, la società che organizza il Motomondiale - di creare “il Superuomo”. Di permettergli di tornare a correre dopo solo tre giorni da un’operazione importante all’omero destro. E da allora è stato solo un disastro. Domenica Marc ha chiuso, soffrendo come sempre ha fatto dal suo ritorno, al decimo posto quella che, chissà per quanto tempo, sarà la sua ultima gara di MotoGP. Poi, martedì è volato nel Minnesota, (Stati Uniti) dove oggi, alla clinica Mayo di Rochester, il professor Joaquin Sánchez Sotelo, uno dei maggiori specialisti al mondo per la spalla, lo opererà per la quarta volta in meno di due anni. E adesso si tratterà solo di capire come e quando Marc potrà tornare a guidare una moto. Da quello che Marquez ha raccontato al Mugello nel momento di annunciare lo stop, i medici americani gli hanno garantito che il problema dell’eccessiva rotazione dell’omero sarà risolto, con l’osso che sarà nuovamente rotto, ma in un punto differente dalla frattura originaria, per essere riallineato, permettendogli di tornare a guidare come un tempo.

La tempistica, invece, per ora è completamente incerta, ma già pensare di vedere Marquez rientrare per le ultime gare dell’anno (Malesia, Valencia?) sarebbe un primo successo, considerando comunque un tempo di recupero di almeno 3-4 mesi, pari a quello dell’ultimo intervento subìto a dicembre 2020. Un’assenza pesante per il Mondiale, non fosse per quello che Marc ha regalato in questi anni, che ha toccato tutti i piloti, che prima che avversari in pista, sono soprattutto grandi appassionati della moto. E vedere uno di loro, il più grande in questo caso, essere costretto a sopportare tutto quello che è capitato allo spagnolo in questi due anni, fa male a tutti. Ed è un grande problema anche per la Honda, che deve sperare che il suo campione ritorni davvero quello di un tempo e nel frattempo deve pensare a rinforzare la squadra, puntando necessariamente su un altro, puntando su Joan Mir.

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COMMENTI
 

Fumarola4 2 anni fa su tio
Karma!!! chi semina raccoglie

fapio 2 anni fa su tio
Suerte, Marc!
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