Dopo nove gare il tedesco non ha ancora raccolto il benché minimo punto
Bernie Ecclestone ha cercato di difendere il pilota
BANBURY - Tutti ci ricordiamo i sorpassi, le vittorie e i titoli vinti da Michael Schumacher. Una strada - quella della Formula 1 - intrapresa sin da piccolo anche dal figlio Mick, desideroso di seguire le orme del padre.
Purtroppo per lui però la stagione odierna non sta andando secondo le aspettative. Il pilota della Haas dopo nove gare è ancora fermo a zero punti, al cospetto dei 15 raccolti dal compagno Kevin Magnussen. E nelle ultime settimane - a fronte delle scarse prestazioni fornite dal 23enne - il team principal della scuderia statunitense Günther Steiner non ha perso occasione per punzecchiarlo, ammettendo di aspettarsi molto di più dal giovane pilota. Secondo il 57enne il potenziale per andare a punti a ogni gara, contrariamente allo scorso anno, c'è tutto. Oltre ai risultati deludenti, a far arrabbiare i "capi" di Schumacher sono i numerosi incidenti. «Non è soltanto questione di soldi, ma anche di tempi: con le corse ravvicinate non c’è modo di reperire alcuni pezzi di ricambio così in fretta», aveva detto Steiner recentemente.
In difesa di Mick nelle ultime ore si è precipitato nientemeno che Bernie Eccletsone, ex patron della Formula 1 intervenuto a NTV. «In questo momento Mick non ha bisogno di persone che lo criticano in continuazione. Anzi, deve essere aiutato. Se Michael Schumacher fosse qui e potesse rispondere, saprebbe dove mandare Steiner e questo aiuterebbe molto Mick. Il suo futuro? Se la Haas dovesse lasciarlo, la questione diventerebbe capire chi se lo prenderebbe. Lui sta soffrendo perché spera che qualcuno gli dia la possibilità di dimostrare le proprie capacità».