Il Cabroncito: «Devo essere realista, ma voglio vincere un altro titolo. Nel mio cuore sento che è possibile».
L'otto volte campione del mondo: «Quando in pista mi preoccuperò di non assumere rischi, allora chiuderò la carriera. Lotterò sempre, voglio essere ricordato come un pilota che ha dato tutto».
CERVERA - Cannibale capace di vincere l’ottavo mondiale a soli 26 anni, dal luglio 2020 Marc Marquez sta vivendo un vero e proprio calvario che tutti si augurano non diventi irreversibile. In maggio il Cabroncito si è fermato di nuovo per affrontare la quarta operazione al braccio destro e darsi una nuova chance, nella speranza di rientrare al meglio nel 2023.
Insomma al campione di Cervera non mancano determinazione e forza di volontà, ma in questi anni bui - per sua stessa ammissione - ci sono stati anche momenti in cui ha pensato di mollare.
«Ci sono stati momenti in cui ho pensato di smettere, anche se non è mai stata una decisione definitiva - ha spiegato al portale ”GP Racing” - Diciamo che sono state due parentesi. Ci ho pensato nel 2021, quando ho avuto difficoltà a tornare in primavera, e quest'anno dopo quell'incidente nel warm-up di Mandalika e il ritorno della diplopia».
Più forte dello sconforto, Marc non si è dato per vinto. «Mi sono reso conto che, se l'avessi fatto, non sarei mai stato considerato forte come prima. È difficile, ma vado avanti. La motivazione c’è sempre, anche se bisogna essere realisti su quello che posso ottenere. Il braccio non è più quello di prima».
Per anni intrattabile e dominante, ora Marquez fissa altri obiettivi. «Fino al 2019 vivevo per le vittorie, ora è un po' diverso. Devo riuscire a essere ancora veloce, trovare soluzioni per lottare per il podio e la vittoria. Poi cercherò comunque di vincere un altro titolo, perché nel mio cuore sento che questo obiettivo è realizzabile. I rischi? Quando in pista penserò di non assumerne, allora chiuderò la mia carriera. Lotterò sempre e spero di lasciare l'immagine di un campione che ha dato tutto. Dalla prima all’ultima gara».