Zarco, Bagnaia e Bastianini - terzo (114 punti), quarto (106) e quinto (105) nella generale di MotoGP - cercano gloria.
Guida la classifica della classe regina il campione in carica francese (172), davanti ad Aleix Espargaro (151).
SILVERSTONE - Una dimostrazione di passione pura, che poi è anche la vera forza del marchio. Ma anche una dimostrazione di compattezza e coesione come probabilmente mai è accaduto nella sua storia.
Tra sette giorni, al termine della pausa estiva più lunga di sempre – ben cinque settimane – il Motomondiale si ritroverà in quel di Silverstone per un GP di Gran Bretagna che vedrà Francesco Bagnaia e Alex Esparagaro provare a recuperare un po’ dello svantaggio nei confronti di Fabio Quartararo. Sulla pista inglese il leader della MotoGP sarà costretto a scontare la penalità, assurda, comminatagli dagli Steward del GP dopo la caduta in Olanda nella quale aveva centrato il povero Aleix, rovinandogli la gara. E dalla pista dalla quale negli anni della Seconda Guerra Mondiale decollavano gli aerei della RAF, Bagnaia e la Ducati cercheranno di mandare in scena quella rimonta che sulla carta sembra impossibile: perché i 66 punti di distacco dall’iridato della Yamaha sono davvero tanti. Bagnaia però – se riuscirà a evitare quegli errori che quest’anno gli sono costati punti pesantissimi – e soprattutto questa Ducati capace di vincere finora oltre metà della corse disputate, hanno il potenziale per riuscirci. È proprio questa competitività complessiva della sua Desmosedici, sulla quale la Ducati deve puntare per provare a vincere quel titolo piloti finora conquistato una sola volta nella sua storia, in un ormai lontanissimo 2007.
Perché se Bagnaia rappresenta la punta di diamante di Borgo Panigale, non si può comunque fare a meno di considerare anche Johann Zarco, che con 58 punti di ritardo viaggia comunque al terzo posto nel Mondiale, anche se il francese è ancora alla ricerca della sua prima vittoria in MotoGP. E poi c’è Enea Bastianini che nelle prossime due-tre gare deve soprattutto dimostrare di avere le qualità giuste per approdare nel team ufficiale, anche se l’impressione è che alla fine a Borgo Panigale decideranno di promuovere Jorge Martín per evitare di crearsi problemi in casa con una coppia di galletti italiana. Quindi c’è Marco Bezzecchi, capace di centrare già un podio in questo suo primo anno in classe regina, mentre da Luca Marini ci si aspetta quella progressione mostrata nelle ultime gare.
Un gruppo di piloti velocissimi che in più hanno anche dimostrato di poter lavorare molto bene assieme, con alcuni molto amici tra di loro (Bagnaia con Bezzecchi e Marini, tutti usciti dal vivaio della VR46), e che proprio sfruttando la grande competitività della Desmosedici, potranno provare finalmente a mettere, se non in crisi, un po’ in difficoltà Quartararo, costretto in questa stagione a correre da solo contro tutti. Silverstone, in questo senso, con Quartararo che a un certo punto sarà costretto a dover risalire dalle retrovie dopo avere scontato il long lap penalty, sarà un primo importante banco di prova.