Vecchio format, nuove regole
Il sabato di Formula 1 sarà più entusiasmante.
BAKU - Solo gli stupidi non cambiano idea. E di stupidi al comando della Formula 1 non sembrano proprio esserci. Così, ecco che ancora una volta vengono cambiate le regole in corsa. Quest’anno non per motivi tecnici e di sicurezza (come la direttiva tecnica 39 della scorsa stagione), ma puramente per motivi spettacolari. Si cambia per aumentare lo show in pista, per riempire di significati il weekend e un po’ anche per cancellare un’ingiustizia, quella di non far partire davanti a tutti l’uomo in pole, ma il vincitore della gara sprint nei weekend in cui il calendario raddoppia. Quest’anno le gare di 100 chilometri saranno sei. Si comincia in questo fine settimana a Baku e poi si continuerà in Austria, Belgio, Qatar, Austin e San Paolo. Dopo quasi un mese di pausa i motori si riaccendono con la nuova formula che cancella per sempre quella che era nata come Sprint Qualifying, trasformandola in Sprint Race sulla distanza dei 100 chilometri. Una mini gara che non influirà più sullo schieramento di partenza deciso con le qualifiche del venerdì, ma che avrà uno schieramento di partenza tutto suo, stabilito da una breve sessione di qualifica (meno di mezz'ora con un solo set di gomme per ogni Q con Q1 di 12 minuti, Q2 di 10 e Q3 di sette: in pratica un solo giro per pilota) in calendario il sabato mattina.
È una soluzione approvata all’unanimità da tutti i team che fa sicuramente bene allo spettacolo, ma va certamente ad aggiungere stress a team e piloti. Nelle gare sprint (dove l’attribuzione dei punti resta comunque invariata: da 8 a 1 per i primi 8) vedremo probabilmente più spettacolo perché i piloti non avranno più timore di compromettere la gara vera. Una soluzione già adottata dalla MotoGp che quest’anno è andata addirittura oltre, esagerando un po’ e mettendo in calendario una mini gara a ogni appuntamento. Alla fine anche la Formula 1 ha capito che era necessario dividere nettamente i due appuntamenti dopo che già lo scorso anno aveva fatto un primo cambiamento attribuendo la pole position all’uomo più veloce delle qualifiche del venerdì e non al vincitore della Sprint, come era stato invece nella prima stagione. Come detto, solo gli stupidi non cambiano idea.
Il problema è che se la Red Bull continuerà ad avere il vantaggio visto nei primi tre weekend della stagione, tutti questi escamotage non serviranno per restituire incertezza al campionato. Magari creeranno qualche gara divertente, ma certo non metteranno in discussione il risultato finale. Per questo sarà importante verificare in pista la bontà degli aggiornamenti che la Ferrari comincerà a portare a Baku e la Mercedes ha in programma fino a Imola, quando dovrebbe andare in pista la versione B della monoposto di Hamilton e Russell. Intanto Toto Wolff ha ribaltato ancora una volta la direzione tecnica del team affidando il programma a James Allison. Una mossa che, se fosse capitata in Ferrari, avrebbe alzato chissà quali polemiche.