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IL SORPASSO A DUE RUOTEAmbizione dopo lo show

10.08.23 - 11:00
Espargaró e l’Aprilia fanno (un po’ più) paura
Imago
Ambizione dopo lo show
Espargaró e l’Aprilia fanno (un po’ più) paura
Un sussulto nel dominio-Ducati.
SPORT: Risultati e classifiche

SILVERSTONE - Ha vinto Aleix Espargaró, viva Aleix. Ma, ancor più, domenica a Silverstone ha vinto l’Aprilia, perché tre moto nelle prime cinque posizioni sono un risultato per il quale a Noale avrebbero firmato a occhi chiusi a inizio stagione. Era da un anno e mezzo, dal GP dell’Argentina 2022, che lo spagnolo e l’Aprilia sognavano quel bis che invece, per una ragione o per l’altra – il meteo una volta, un errore dei box un’altra, come anche un errore del pilota –, non ne voleva sapere di arrivare.

Ma Silverstone, per Aleix, per l’Aprilia, ma anche per Maverick Viñales, è sempre stato un luogo quasi mistico. E in una giornata complicata per quella pioggia iniziata a cadere verso metà gara, a raccogliere il testimone è stato “El Capitan”, il condottiero di lungo corso che in questi anni ha lavorato durissimo per tirare la Casa fuori dalle sabbie mobili in cui era precipitata.

«Aleix nel finale ha sorpreso tutti, io non me l’aspettavo», ha detto Max Biaggi, che dell’Aprilia è uomo immagine, dopo aver visto quell’ultimo giro che ha cambiato le sorti di una prova fino a quel momento dominata da Francesco Bagnaia e dalla Ducati. Ha ragione, ma solo in parte, il sei volte iridato (4 titoli in 250 e 2 in Superbike), perché questo è un discorso che con Espargaró valeva fino a due anni fa. Quando il fratello di Pol (a proposito, ottimo rientro il suo dopo il brutto crash portoghese) non riusciva a tenere a freno la propria indole di combattente generoso, uno che non ci pensava troppo nel provare a superare i limiti evidenti di una moto che non poteva ancora sedersi al tavolo delle contendenti più competitive. Ma ora che la RS-GP è cresciuta, e tanto, colmando molti dei gap che aveva e proponendosi, anzi, come riferimento anche in un settore come quello dell’aerodinamica finora quasi prerogativa esclusiva della Ducati, le cose sono cambiate.

Cade molto meno, Aleix, e nei giorni giusti diventa avversario pericolosissimo: risalire dal dodicesimo al primo posto come ha fatto domenica è impresa non comune. La prima parte del 2022, con lui e l’Aprilia in piena lotta per il Mondiale, forse rappresenterà ancora per un po’ qualcosa di non ripetibile. Ma adesso che anche in questo 2023 l'iberico e Noale hanno rotto il ghiaccio alla voce vittorie, chissà che non possa cominciare tutta un’altra seconda parte di stagione.

È sesto in classifica, dopo 9 GP, Espargaró, con un ritardo importante dalla vetta, perché 107 da questo Bagnaia sono difficilmente recuperabili, come i 60 che lo separano dal terzo posto momentaneo di Marco Bezzecchi. Ma Brad Binder, quarto, è lontano solo 24 punti e allora in questo momento provare a ripetere almeno il piazzamento finale di un anno fa rappresenta un obiettivo concreto. Questo Espargaró e questa Aprilia possono farcela.

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COMMENTI
 

bobifurgo 1 anno fa su tio
Bravo Aleix, avanti così👍😂

comp61 1 anno fa su tio
A lui serve una costanza che non è mai stata il suo punto forte….
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