La bomba potrebbe scoppiare al Motegi
Lo spagnolo è pronto a firmare per la Ducati.
MOTEGI - Lo scenario impossibile, il divorzio sul quale un tempo nessuno avrebbe mai scommesso, l’addio fino a pochi mesi fa considerato più improbabile che mai. Al di là del logoramento dettato dalla mancanza di risultati, dalla frustrazione di non essere più il pilota di riferimento della griglia, dell’incapacità di reagire con inventiva ed efficacia da parte del maggior costruttore di moto del mondo e delle minacce di cambiare aria proferite sempre più spesso, l’idea che Marquez a un certo punto della sua carriera dicesse davvero addio a mamma Honda sembrava quasi fantascienza. Anche tenendo conto di quei 25 milioni di ingaggio annuale che fanno di Marc il Paperone indiscusso del Motomondiale.
E va bene che in questi anni di soldi lo spagnolo ne ha guadagnati tantissimi e lui e i suoi discendenti avranno di che vivere senza problemi per qualche generazione, ma rinunciare così facilmente a un contratto del genere non rappresenta comunque una decisione facile. E invece, con grandissima probabilità, in quel di Motegi, nel fine settimana del GP del Giappone, si consumerà il grande divorzio.
Stufo di mille promesse mai concretizzate e, soprattutto, di non riuscire più a vincere – la vera droga per uno sportivo di alto livello – l’iberico darà l’addio alla HRC per passare alla grande rivale delle ultime stagioni, quella Ducati dove era già andato in avanscoperta in questa stagione il fratellino Alex.
Un anno di contratto, il massimo per cui Marquez ha voluto impegnarsi, nel team Gresini, prima di traslocare ancora nel 2025, questa volta verso la KTM, il vero (e sempre meno segreto) punto di arrivo nei piani originali. Un anno di contratto che per la Ducati rischia di rivelarsi un autogol. Perché mettersi in casa un pilota sopportato a fatica da tutti gli altri, uno che non ha mai dimostrato di saper fare altro oltre a pensare a sè stesso, rischia davvero di distruggere quella armonia che oggi, con tre piloti di tre squadre a giocarsi il Mondiale (Francesco Bagnaia, Jorge Martin e Marco Bezzecchi), sembra inscalfibile.
È una situazione win-win per Marquez, che potrà studiare a fondo i punti di forza della Desmosedici. È un disastro per la Honda, che perde la stella più luminosa del suo firmamento e, con tutti i piloti ormai già accasati per la prossima stagione, si trova con un vuoto enorme nel box impossibile da colmare.
Al posto di Marc, molto probabilmente arriverà Johann Zarco, il francese oggi in Pramac che fino a un mese fa era già felice di correre per le prossime due stagioni con la squadra di Lucio Cecchinello e che adesso, come in una favola a lieto fine, vedrà srotolato davanti a sé il tappeto rosso che vale il team ufficiale. Mentre in LCR sembra destinato dalla Superbike Iker Lecuona. Con buona pace del povero Cecchinello, che dopo avere dovuto fare a meno per quasi tutta la stagione di Alex Rins, infortunatosi al Mugello, in questi giorni probabilmente sta versando le ultime lacrime che gli sono rimaste.