L'alfiere della Red Bull sul tema parolacce via radio: «Qualcosa si può fare, ma non abbiamo cinque anni»
Intanto proprio Max è stato sanzionato per l'uso di una parola, in conferenza stampa, in contrasto con il buon costume
MARINA BAY - Per i telespettatori, ascoltare i team radio durante le gare, è senza dubbio qualcosa di molto suggestivo e interessante. Ma c'è un ma. Il presidente della FIA Mohammed Ben Sulayem ha confermato che si vuole ridurre la diffusione di alcuni audio, in particolare quelli contenenti le parolacce.
A tal proposito il leader della generale Max Verstappen è intervenuto sul tema: «Sia nel nostro sport, sia nella vita in generale, mi pare che le persone adesso siano un po’ più sensibili a certe cose. Il mondo sta cambiando ma credo che basterebbe semplicemente smettere di trasmettere i team radio, o dare alle persone la possibilità di non sentire certe cose. Si potrebbero trovare dei limiti o imporre un minimo di ritardo in modo da poter censurare le parolacce. Penso che questa sia la soluzione migliore, piuttosto che imporre dei divieti ai piloti. Scusatemi per il linguaggio, ma cosa abbiamo, cinque o sei anni? Persino i bambini di quell’età che stanno guardando la TV probabilmente diranno comunque le parolacce, anche se i genitori non saranno d’accordo o non glielo permetteranno. Quando saranno grandi, andranno in giro con i loro amici e diranno le parolacce a prescindere. Tutti le dicono, alcuni più di altri ma dipende dal tipo di linguaggio che uno utilizza».
E, proprio nella conferenza stampa di ieri, l'olandese ha usato la parola "f**k", in contrasto con la volontà dei commissari. La Fia ha deciso di punire il pilota affidandogli dei lavori socialmente utili per il linguaggio utilizzato.